X Files è stato una seria storica per la televisione: innovativa ai tempi (CSI e altri serial dalle durate epiche erano ancora lontani), ha turbato il sonno di una intera generazione che a pane e X-Files ci è cresciuta, nonostante gli innumerevoli salti dello squalo (e non parlo dell’omonimo episodio della serie 9).
Non ci affacciavamo quindi a questa rimpatriata dopo tanti anni con alle spalle il top in termini di narrativa, ma una cosa è certa: di Mulder e Scully se ne sentiva la mancanza. Li abbiamo visti amici, colleghi, amanti e per un po’ anche genitori.
Ci poteva quindi andar bene tutto? No, e quello che fa davvero incazzare è nel mezzo di una trama portante mal concepita e mal eseguita, quel che amavamo degli X Files c’è eccome.
Abbiamo la formala del Monster of the Week tanto amata, l’episodio più horror, quello comico -un gioiello, e un twist sul classico mostro tanto semplice quanto geniale- e quelli dedicati all’approfondimento di Dana e Mulder.
Ma il plot principale è davvero scarso, aprendo e facendo da chiusa a questa miniserie e lasciando non poco amaro in bocca: svolto in fretta, rimescola le teorie complottistiche di una vita, mettendo una pezza qua e là con con storiche comparsate, per lo più sprecate.
Finale che semplicemente vi manderà in bestia, e pensare che Carter, scrittore storico della serie, è alla canna del gas.