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Wonder – La recensione

Auggie Pullman ha dieci anni e dalla nascita è da una grave anomalia cranio-facciale. E’ ora per lui di affrontare il mondo e andare a scuola dopo aver avuto un’educazione da sua madre a casa. L’inizio non sarà per niente facile, ma riuscirà a trovare il suo posto nel mondo.

Tratto dall’omonimo romanzo di R.J. Palacio, “Wonder” segna il ritorno alla regia di Stephen Chbosky dopo il suo apprezzato debutto con “Noi siamo infinito” del 2012. Che dire, bersaglio centrato anche questa volta!

“Wonder” è un bellissimo film drammatico per tutte le età che bilancia meravigliosamente le lacrime alle risate. Molto bella la sceneggiatura che ci regala dei dialoghi emozionanti, dei momenti cult deliziosissimi (la presenza di Chewbacca su tutti), dei personaggi amabili molto veri, diretti e mai banali.

Julia Roberts e Jacob Tremblay
L’educazione parte da casa e spetta ai genitori insegnare a come vivere la vita ai propri figli.

Auggie si adora sin dalla prima voce fuori campo, è un bambino veramente wonder (meraviglioso): grande intelligenza, ironico, dolce, acculturato, onesto, maturo. Questo merito dei suoi genitori che l’hanno educato in modo sano con sincerità, ma tutelandolo.

E’ un bambino che ha un sogno ben definito, pieno di passioni e lui si tuffa dentro loro per protezione usando come esempi i suoi miti come Chewbacca. Bellissimo vedere per una volta una sorella non invidiosa che non smette mai di amare suo fratello.

Si empatizza subito in “Wonder” con situazioni che abbiamo vissuto quasi tutti tra scuola, famiglia, amicizie, adolescenza, infanzia. Il film non parla di deformità, ma di bullismo, accettazione, famiglia, educazione, sogni, amicizia.
Jacob Tremblay e Noah Jupe

I personaggi, specialmente Auggie, la mamma Isabel e la sorella Via, sono così vivi e corposi che diventano grandi esempi per lo spettatore. Sono interpretati da un ottimo cast capitanato da due grandi interpreti: Jacob Tremblay, sbocciato a nove anni nella sua grande performance in “Room”, è il bimbo più talentuoso del momento ed è incredibilmente bravo nei panni di Auggie. Julia Roberts è meravigliosa, radiosa, intensa! Le basta uno sguardo per arrivare al cuore come quando è terrorizzata il primo giorno di scuola o quando è felice di vedere suo figlio con un suo amico e cerca di non essere invadente.

Bravi anche tutti i comprimari, da Izabela Vidovic (Via) al giovanissimo Noah Jupe (Jack Will). Owen Wilson interpreta Owen Wilson per l’ennesima volta, ma non risulta ridondante e funziona come comic relief della famiglia. Meglio vederlo in un film del genere con un personaggio così bello piuttosto che nell’ennesima commedia scadente di dubbia comicità.

Stephen Chbosky è un bravissimo regista molto sensibile con un ottimo senso dello humour e non fa mai diventare “Wonder” un dramma diabetico / fabbrica di lacrime gratuite. 

“Wonder” è fin troppo ottimista, ma va benissimo così per non incupire troppo la storia già commovente e per arrivare più direttamente a un pubblico di giovanissimi. Sì, perché questo film è veramente perfetto per tutte le età e rimane nel cuore dello spettatore tra tante lacrime e altrettante risate. Consigliatissimo!

 

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Redattore e Co-fondatore

Cantante lirico, attore, insegnante e... cinefilo! Amo il cinema in ogni suo genere con un'adorazione particolare per il cinema europeo specialmente britannico, visto che sono un sostenitore della scuola inglese. Molto spesso dalla parte opposta dei blockbuster e sulla strada degli indie e del cinema d’autore non solo di oggi... Pochi effetti speciali e molte emozioni!