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Whitney: la regista ha “lottato” per includere la scena del bacio tra la protagonista e Robyn Crawford

In Whitney – Una voce diventata leggenda biopic sulla vita della celebre cantante Whitney Houston, c’è una scena in cui la protagonista scambia un bacio con la migliore amica e futura direttrice artistica Robyn Crawford (Nafessa Williams).

Nel film, le due donne si incontrano mentre lavorano, verso il 1980, come animatrici in un campeggio: mentre in privato si innamora felicemente di Crawford, Houston deve fare i conti con la disapprovazione del padre John (Clarke Peters), il cui stretto controllo sulla nascente carriera in erba della figlia non permette una relazione apertamente queer.

In un’intervista con il Los Angeles Times, la regista del film, Kasi Lemmons, ha rivelato che non tutti volevano che quel momento apparisse sul grande schermo: “È un bacio dolcissimo. È come un primo bacio, molto romantico. E ho lottato per questo“.

Secondo quanto da lei dichiarato, ci sono state infatti discussioni dietro le quinte con la società che gestisce l’eredità della cantante, rappresentata dalla cognata Pat Houston (produttrice del film), su come affrontare la relazione. Questa ha acconsentito all’inclusione della relazione prima che lei entrasse nel progetto nel 2021 in sostituzione di Stella Meghie, che avrebbe lasciato la regia per divergenze creative.
Per loro immenso merito hanno detto: ‘Ok, questo faceva parte della vita di Whitney.
Questo può far parte del film
‘”, ha raccontato la regista, aggiungendo però che l’inserimento della scena del bacio ha richiesto delicate trattative.
Ho detto: “Beh, presumibilmente si sono baciate. Possiamo davvero supporre che ci sia stata una storia d’amore, penso che tutti noi sappiamo che a un certo punto non si trattava solo di amicizia“.

Houston è morta all’età di 48 anni per un annegamento accidentale senza riconoscere pubblicamente le voci sulla relazione sentimentale con Crawford.
Quest’ultima, tuttavia, ha successivamente affrontato la questione nella sua autobiografia, uscita nel 2019.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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