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WHEN THE MORNING COMES di Armando Marchetti

Un giovane si sveglia di buon’ora nella sua antica casa di campagna: fa colazione, gioca a biliardo, guarda un film porno al pc. E’ ignaro che da li’ a poco alcuni suoi coetanei irromperanno mascherati in casa sua per inscenare una finta rapina, al solo scopo di spaventarlo un pò. Le cose non finiranno nel modo giusto, e lo scherzo di cattivo gusto dei giovani si trasformerà ben presto in tragedia…

Il giovane scrittore, regista e musicista lucchese Armando Marchetti, pur non essendo conosciutissimo nel sottobosco del cinema indie italiano, è stato, almeno negli ultimi 15 anni, uno degli autori più prolifici. Ha girato decine di video musicali, corti e spot, ma anche lungometraggi. Tutti o quasi rigorosamente a zero budget. WHEN THE MORNING COMES è un mediometraggio (31 minuti) di genere thriller/drammatico del 2010 che merita una riscoperta. Nonostante siano trascorsi ormai 7 anni dalla sua produzione. Il mediometraggio di Marchetti ha più di qualche freccia al suo arco. L’ansiogena colonna sonora, opera del regista stesso.

Le locations (le dolci colline del Centro-Italia e la casa del protagonista, soprattutto), migliori della media delle opere amatoriali che capita di vedere al giorno d’oggi. La regia, solida e professionale, che non lascia nulla all’improvvisazione e al caso. Le interpretazioni dei giovani attori, ovviamente non superlative (si parla quasi sicuramente di non professionisti), ma dignitose, mai ridicole. La cosa migliore di WHEN THE MORNING COMES resta però l’incipit. I primi 8 minuti, senza dialoghi e quasi senza colonna sonora, descrivono benissimo il risveglio e la mattinata del classico teenager italiano che non deve andare a studiare o a lavorare.

Si percepisce con nitidezza la rilassatezza del protagonista, ma anche il pericolo strisciante e beffardo in agguato. Poi la storia prende la via del thriller e del dramma in modo più deciso, e anche un pò banale. Ma il meglio di questo mediometraggio rimane la “sospensione” mattutina del protagonista, inconsapevole di essere in bilico tra una normale mattinata di cazzeggio ed un futuro grottescamente stroncato senza motivo. Mai come in questa occasione varrà il detto del destino cinico e baro…