Sonia Bergamasco

-Alessandro Faralla-

Sarà l’attrice italiana Sonia Bergamasco la madrina del 73° Festival di Venezia.
Un’edizione rinnovata dopo le importanti decisioni che hanno modificato il regolamento, su tutte la nascita del Venice Production Bridge.

Questo il comunicato ufficiale:

L’attrice Sonia Bergamasco sarà la madrina delle serate di apertura e di chiusura della 73. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia 2016.

Sonia Bergamasco aprirà la 73. Mostra di Venezia nella serata di mercoledì 31 agosto 2016, sul palco della Sala Grande (Palazzo del Cinema al Lido), in occasione della cerimonia di inaugurazione, e il 10 settembre condurrà la cerimonia di chiusura, in occasione della quale saranno annunciati i Leoni e gli altri premi ufficiali della 73. Mostra.

La 73. Mostra si svolgerà al Lido dal 31 agosto al 10 settembre 2016, diretta da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta.

Sonia Bergamasco è una delle attrici italiane più versatili. È nata a Milano, dove si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio Giuseppe Verdi, e in recitazione presso la Scuola del Piccolo Teatro.

Debutta nell’Arlecchino servitore di due padroni di Giorgio Strehler, ed è la Fatina dell’ultima edizione teatrale e televisiva del Pinocchio di Carmelo Bene. A teatro ha lavorato anche con Theodoros Terzopoulos, Massimo Castri e Glauco Mauri.
Dal 2001 è interprete e regista di spettacoli in cui l’esperienza musicale si intreccia più profondamente con il teatro. Premio Duse 2014 per il suo lavoro d’attrice, nel 2015 è regista e interprete dello spettacolo Il ballo (tratto dal racconto di Irène Némirovsky).
Al cinema debutta nel 2001 con L’amore probabilmente di Giuseppe Bertolucci presentato alla Mostra di Venezia. Nastro d’argento 2004 come attrice protagonista in La meglio gioventù di Marco Tullio Giordana, lavora anche con Bernardo Bertolucci in Io e te (2012), Giuseppe Piccioni in Giulia non esce la sera (2009), Silvio Soldini nel cortometraggio D’estate (1994), con Franco Battiato in Musikanten (2006). Ottiene il Premio Flaiano come miglior interprete nel film tv De Gasperi, l’uomo della speranza (2005) di Liliana Cavani e sempre per la televisione riscuote grande successo nelle fortunate serie Tutti pazzi per amore (2008-2010) e Una grande famiglia (2012-2015) di Riccardo Milani.

I suoi successi più recenti sono il film Quo vado? con Checco Zalone, diretto da Gennaro Nunziante, per il quale ha ottenuto il Premio Alida Valli al Bari Film Festival, e le nuove puntate del Commissario Montalbano, con Luca Zingaretti.

Foto: Donatello Brogioni

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Redattore

- Il cinema per me è come un goal alla Del Piero, qualcosa che ti entra dentro all'improvviso e che ti coinvolge totalmente. È una passione divorante, un amore che non conosce fine, sempre da esplorare. Lo respiro tutto o quasi: dai film commerciali a quelli definiti banalmente autoriali, impegnati, indipendenti. Mi distinguo per una marcata inclinazione al dramma, colpa del Bruce Wayne in me da sempre. Qualche gargamella italiano un tempo disse che di cultura non si mangia, la mia missione è smentire questi sciacalli, nel frattempo mi cibo attraverso il cinema, zucchero dolce e amaro dell'esistenza -