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Una stupenda Sevigny: Hit & Miss – stagione 1

Minuto 1: una persona incappucciata esce da una macchina, di notte, in un parcheggio deserto, un posto un po’ appartato.
Insegue un uomo, gli si fa appresso, e lo fredda da dietro. Ritorna in macchina. Già l’adrenalina sale, ma aspettate : si toglie il cappuccio e si mette il rossetto.


E’ una donna, e l’adrenalina sale ancora di più.
Torna a casa, si spoglia per fare una doccia, e saliamo ancora (e non solo di adrenalina).
Inquadratura sulle parti intime ed ennesimo colpo di scena : abbiamo un transessuale, che di lavoro fa il sicario.
Impossibile non spoilerarvi l’inizio di “Hit & Miss”, dove una stupenda Chloë Sevigny ricopre il ruolo di Mia, un killer a pagamento che una volta si faceva chiamare Ryan, ma che ora ha completamente cambiato vita e connotati, ma non del tutto. Perchè dal suo passato, quello in cui era ancora Ryan, torna qualcosa.


La sua ex, Wendy, muore lasciandole in affidamento il suo figlio naturale, Ryan (omonimia casuale?), ed altri tre figliastri.

Provateci un po’ voi a tenere tutto in equilibrio fra il vostro lavoro di sicario, l’affidamento di quattro ragazzi che più problematici non ce n’è, e per di più il dover gestire al meglio la vostra nuova identità, con voi stessi e col mondo esterno.

02 Hit & Miss
Una meravigliosa Sevigny

Il rischio di cadere nel ridicolo e nel grottesco con tematiche così importanti era molto forte in questa serie, ma Paul Abbott (già inventore di Shameless) , anche grazie alla straordinaria interpretazione della Sevigny è riuscito rendere le sole sei puntate della prima (e per sfortuna unica) stagione di “Hit & Miss” assolutamente indimenticabili.
I primi minuti della prima puntata sono semplicemente perfetti, e nella serie, di errori, è praticamente impossibile trovarne.
Non si cade mai nel ridicolo con ciò che viene trattato negli episodi.

ll tema del transgender, le violenze sui minori, adolescenti difficili e omicidi sono alcuni dei temi principali.
Il tutto ambientato in quella periferia britannica dimenticata da Dio che tanto ci ricorda nel paesaggio e nei personaggi difficili che la abitano i film di Ken Loach.
La storia ha un elemento che la eleva rispetto ad altre serie mediocri , il realismo.
Sia nel percorso di Mia per diventare donna nonostante tutto, sia nei sentimenti che comincia a provare verso Ryan e gli altri ragazzi.

01
Situazione imbarazzante in 3,2,1…..

Il tutto poi in un delicatissimo equilibrio con il suo lavoro, la sua vita “alternativa”.
Ogni personaggio, oltre alla protagonista, è ben delineato, ben inserito nel contesto della storia, non ci sono forzature.
Ogni avvenimento, gesto, parola, ha una sua causa, un suo effetto, una sua ragione, e niente è superfluo.
La Sevigny è perfettamente centrata nel personaggio.
Mascolina ma incredibilmente sexy, dolce ma allo stesso tempo agguerrita, forte e pronta a tutto pur di difendere i ragazzi.
sola, vorrebbe qualcuno a fianco, e questo a volte la rende fragile.

Chiunque guarda questa serie non potrà non finirla.
E’ impossibile non legarsi ai personaggi, negativi o positivi che siano.
Ma di sicuro nessuno sarà indifferente a questo “Hit & Miss”, di sicuro no.

02 Hit & Miss

Pur svelandoci quasi subito molti degli aspetti della storia, la serie riesce comunque a tenere un livello di tensione sempre alto.
Non mancano sviluppi più o meno imprevisti ed ottimo è il lavoro fatto sull’evoluzione dei personaggi con cui si entra subito in empatia.
Le brutte notizie attorno ad “Hit & Miss” sembrano quindi rimanere solo queste due : la serie non è stata rinnovata per una seconda stagione, anche se l’avrebbe meritata a mani basse, e per godervela, dovrete imparare un po d’inglese o trovarla sottotitolata, perchè dato che è un prodotto di ottima qualità, in Italia non l’hanno ancora fatta circolare. A che serve un transgender sicario quando noi abbiamo “Distretto di polizia” o “Carabinieri”.

Voi comunque andate a fare un po’ di ricerca , perchè con una Sevigny così, l’intrattenimento è assicurato.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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