La notte del 5 novembre 2025 scompare una bambina di nome Angela. Intorno a questo ennesimo caso di sparizione si intrecceranno le vite e le storie di un giovane Ispettore, di Ada, una giovane donna alla ricerca della sua piccola sorella scomparsa molti anni prima, ed infine di Eddi, un transessuale speaker di un programma radiofonico notturno…
Nel 2016 il regista pugliese Antonio De Palo firma L’OMBRA DI CAINO, suo secondo cortometraggio dopo VOLTI (datato 2013). Anche se considerarlo un cortometraggio non è forse corretto, perchè dura ben 30 minuti. In bilico tra il noir, il thriller e la fantascienza, L’OMBRA DI CAINO, ambientato in una notte di pioggia, non può non ricordare il grande cult BLADE RUNNER. La fattura dell’opera è di alto livello, a partire dall’ottima livida fotografia di Valerio Coccoli. Il cast, per essere un cortometraggio italiano, è quasi stellare. Sono stati coinvolti nel progetto giovani attori bravissimi e già ampiamente affermati, come Valeria Solarino e Lino Guanciale. La sceneggiatura, pur non brillando per originalità, è solida e complessa. Forse sarebbe stato più adeguato svilupparla nei tempi di un lungometraggio.
Se alcune sequenze, come quella della “mattanza” a colpi di bisturi nella sala operatoria, sono un pò forzate e banali (ma sempre tecnicamente ben girate), altre come quella nel “deposito dei bambini” sono di grande impatto emotivo. Anche l’incipit, con la pioggia battente che si infrange su un auto, denota una certa maestria ed eleganza nella mano registica di De Palo. L’OMBRA DI CAINO risulta vincente sia come noir struggente e malinconico, sia come thriller fantascientifico spruzzato di qualche sequenza splatter. Anche se, va detto, gli effetti speciali non sono francamente un granchè. Assolutamente da vedere!