The Walking Dead si concluderà con gli episodi dell’undicesima stagione e Scott Gimple, responsabile dei progetti televisivi tratti dai fumetti di Robert Kirkman, ha ora spiegato perché nel 2022 i fan diranno addio alla serie e ai suoi protagonisti.
Durante un’intervista rilasciata a The Hollywood Reporter, il produttore ha dichiarato:
La decisione è nata dalle nostre conversazioni con AMC e alla fine hanno loro preso questa scelta, ovviamente.
E quindi io e la showrunner Angela Kang pensandoci era… Non lo so, è incredibilmente pesante.
Scott Gimple è stato showrunner della serie e autore di numerosi episodi e ha voluto aggiungere:
Abbiamo tutte queste cose legate a The Walking Dead nel nostro futuro e, anche con così tante persone con cui lavoriamo, sto sperando di coinvolgerle andando in una direzione o in un’altra, con Tales, lo spinoff di Daryl e Carol, altre cose….
Non lo so, è incredibilmente pesante.
Mi ricordo di aver letto cosa accade quando finiscono serie andate in onda a lungo.
Mi ricordo di aver letto un articolo sulla fine di Star Trek: The Next Generation.
La fine di Lost e persino l’epilogo di MASH quando ero un ragazzo.
Il produttore ha proseguito:
Per me è sempre stato complicato pensare a otto anni, 10 anni, 11 anni.
E penso che la cosa più strana sia quanto si sia svolto tutto velocemente. Non sembra siano passati 10 anni.
Non sembrano 11 anni.
E ho amato così tanto lavorarci.
Sto parlando di quando ero uno showrunner, l’ho amato tantissimo.
Era stato così intenso e si è dentro la storia in ogni modo, penso di non aver mai avuto l’opportunità di apprezzarlo totalmente quando lo stavo girando.
Per certi versi posso apprezzarlo di più nella posizione in cui mi trovo.
Non sono totalmente oberato dalle cose strettamente legate al lavoro di showrunner.
E non lo so, è passato tutto in fretta.
Provo questa sensazione: si è svolto tutto troppo, troppo, troppo velocemente.
Scott Gimple ha infine ribadito parlando del decennio in cui The Walking Dead è andata in onda:
Stanno accadendo tutte queste piccole cose nel mondo ora, alcune davvero grandi e altre importanti, che arrivi a pensare ‘Oh, merda, questo vuol dire crescere’.
E ti fa sentire vecchio perché è trascorso tutto quel tempo e giovane al tempo stesso perché è la prima volta che accade.
Si tratta della prima volta che mi rendo conto che questo vuol dire crescere.
Mi fa sentire incredibilmente nostalgico e provo nostalgia anche per cose che ho perso. Porre fine a tutto questo è davvero difficile.