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The walking dead (5a stagione)

Il bello di una serie è che se ti piace non vedi l’ora che arrivi la puntata successiva. Il brutto di una serie è che a volte, dopo un po’, è meglio non tirare più la corda, perchè altrimenti si rompe.
E’ questo che succede guardando l’ultima stagione di “The walking dead” .
Una prima parte interessante, una parte centrale (una gran parte centrale) piena di “poco o nulla” e le ultime puntate che accelerano di nuovo, dandoci la giusta curiosità per seguire la sesta (e speriamo ultima) stagione. In questa serie, dove gli zombie la fanno da padrone ormai abbiamo visto di tutto : la popolazione in ginocchio per l’ondata di “non morti”, zombie che uccidono uomini, uomini che uccidono zombie, uomini che si uccidono tra loro, uomini che devono tentare di ricominciare a vivere, in un mondo, che non è più lo stesso.

La 5a stagione si apre con il gruppo guidato da Rick Grimes rinchiuso in un container a Terminus, pronti a vendicarsi degli aguzzini del posto.

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Benvenuti a Terminus, dove o sei preda, o sei predatore.

L’azione durante tutti gli episodi non manca di certo (l’apice della violenza si raggiungerà nella 3a puntata, con una vera scena di mattanza).

I protagonisti principali anche in questa 5a stagione rimangono più o meno sempre gli stessi, ovvero Rick, che deve sempre tenere unito il gruppo e cercare di portarlo ad una meta finale, a dargli un obiettivo. Quella che forse subisce però un ruolo sempre più importante all’ interno del gruppo è Carol, che sembra essere sempre più matura e leader al fianco di Rick, per lui stesso e per tutto il gruppo.

Melissa McBride as Carol Peletier - The Walking Dead _ Season 5, Gallery - Photo Credit: Frank Ockenfels 3/AMC
Non fate incazzare Carol, che è meglio

Rivedremo anche la comparsa di un personaggio di cui non avevamo notizie da un po’  e la scomparsa di qualche membro del nostro gruppo di superstiti.

La serie parte bene all’ inizio, sempre con la lotta tra uomini che ormai sta prevalendo su quella tra umani e zombie.
Il problema principale di questa stagione però è che la parte centrale è molto lenta e vuota di episodi principali, e di azione. Troppo statica, troppo per un gruppo che fugge da un’orda di zombie e da altri esseri umani molto poco ospitali. Lo sbadiglio è sempre dietro l’angolo, e anzi in più di un momento arriva prepotentemente. Con le puntate finali abbiamo invece una discreta accelerata degli eventi soprattutto nelle ultime due puntate e nuovi interrogativi per la 6a stagione : si può ricominciare a vivere convivendo con la presenza dei non morti? Come evolveranno i nostri personaggi ? Hanno finalmente trovato una meta o devono ancora continuare il loro viaggio verso un luogo sicuro? E come ultima domanda : chi sono i Wolves?

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Strani segni

L’unica cosa che possiamo augurarci è che tutti questi dubbi possano trovare una risposta tutti nella 6a stagione, sperando che la serie possa anche terminare qui, perchè già con le ultima due abbiamo visto che la pur ottima serie “The walking dead” ( che ora avrà anche un suo spin off) sta tirando un po’ troppo il fiato.

Fermatela finchè siete in tempo.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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