La serie The Falcon and The Winter Soldier si svolge alcuni mesi dopo l’annullamento dello schiocco di Thanos e il ritorno delle persone.
Si tratta senza dubbio di un evento che ha portato grande gioia nell’universo narrativo, ma che avrà anche qualche effetto negativo.
Come si ricostruisce un mondo che ha subito una tragedia così grande e che cinque anni dopo deve trovare un posto a metà della popolazione?
La regista e lo sceneggiatore della serie tv hanno parlato della sfida, tracciando inoltre un paragone tra la pandemia e gli eventi raccontati in The Falcon and The Winter Soldier.
Kari Skogland, regista della serie, ha usato queste parole:
Tutto narrativamente è stato condizionato da quell’evento. Tutti hanno appena superato lo shock.
Hanno appena superato la gioia – perché abbiamo immaginato che ci sarebbe stata molta gioia, nel ritorno delle persone.
Ora però siamo nella realtà quotidiana, il che è complicato.
Malcolm Spellman, sceneggiatore della serie, ha tracciato un paragone tra il blip e la pandemia:
Parte della dichiarazione di intenti di questa serie è stata quella di creare eroi del momento che possano guidarci nel futuro.
Per farlo, devono affrontare problemi che le persone normali avrebbero compreso.
E penso che chiunque abbia vissuto questa pandemia può capire come si sentono le persone nell’MCU riguardo a un problema globale in cui metà della popolazione è appena ricomparso.
Inizialmente la serie era stata indicata come il primo degli show Marvel che avrebbe debuttato su Disney+ ma, a causa dello slittamento delle riprese, è slittato al 2021 dopo WandaVision.
La serie uscirà su Disney+ il 19 Marzo.