Da che parte stai ? Questa domanda, relativamente al mondo cinema ci è prima entrata in testa con “Batman Vs Superman : Dawn of Justice”, ed in questi giorni è tornata ancora di moda nella “guerra civile” tra Captain America e Iron Man. Se usciamo però dal mondo blockbuster per addentrarci nel cinema di nicchia, abbiamo altri due schieramenti che ci mettono nella condizione di rispondere al quesito a cui accennavamo qualche riga sopra : il Bene ed il Male.
Due entità in lotta da sempre, che nel mondo religioso sono “impersonificate” da Dio e Satana.
Salvezza e purezza da un lato, tentazione e peccato dall’altra. Questo “scontro” ideologico è quello che avviene all’interno dell’ultima pellicola del regista polacco Krzysztof Zanussi, nelle sale proprio in questi giorni.
Ambientato per la maggior parte nel paese polacco, ma con una scena iniziale anche in Italia, e precisamente ad Ancona, “Corpo estraneo” vede come protagonista Angelo (Riccardo Leonelli), giovane uomo e cristiano devoto, innamoratissimo di Kasia (Agata Buzek), con la quale però non può condividere lo stesso sentimento; se infatti la ragazza è molto legata a lui, ha già scelto la sua strada : entrare in convento, proprio nella sua natale Polonia.
Angelo la seguirà fin la per provare a conquistare per sè il cuore della ragazza, stabilendosi in Polonia e trovando anche lavoro in una multinazionale, gestita da una donna spietata e disinibita, la cinica Krystyna (Agnieszka Grochowska).
L’esperienza polacca metterà però a dura prova Angelo, sia nella vita lavorativa, sia in quella privata, sia nella sua incrollabile fede cristiana.
Una pellicola giocata molto su simboli, richiami e metafore dello scontro tra il Bene ed il Male, “Corpo estraneo” vede protagonista un giovane uomo, dai saldi principi etici, morali e religiosi arrivare in una di quelle terre simbolo della cristianità ( paese Natale di Giovanni Paolo II), dove però il contesto socio-economico è in forte fermento, e la nuova libertà raggiunta dopo l’era del Muro di Berlino sembra non avere freni. Tutto questo è impersonificato da Krystyna, una manager senza scrupoli ed allo stesso tempo una donna senza inibizione alcuna che fa dell’oltrepassare il limite una sua missione di vita. Sarò proprio il suo modo di fare senza regole e contro natura a scontrarsi con quello immacolato e puro di Angelo, in quella che Zanussi, con molti clichè e richiami tipici della lotta tra bene e male mette in scena nel film.
Il confine tra questi due schieramenti è molto labile, in quanto ognuno dei due mondi può sempre penetrare ed abbattere le difese dell’altro, in una lotta che sembra non avere mai fine. La tentazione è sempre dietro l’angolo, sia per i puri che per i trasgressori ( che forse sentono il bisogno di una purificazione ).
09Zanussi si schiera chiaramente verso una delle due fazioni, condannando l’altra, che ritiene comunque parte fondamentale di questo mondo, e dando all’uomo una piccola possibilità di poter controllare questi due schieramenti: in uno dei due egli ha regole e non libertà, nell’altro con la libertà non sa che farsene a lungo andare, e quindi sembra non esserci un vantaggio nè schierandosi da una parte, ne dall’altra.
I richiami al cattolicesimo ed ai suoi dogmi sono molteplici nel film e forse anche troppo banali ( il nome del protagonista, la scena della doccia), e questo fa della pellicola un prodotto buono, ma che forse, arrivati nel 2016, risulta un po’ già visto e superato, un qualcosa che non propone nulla di nuovo.
Uno scontro ideologico che ha le sembianze di un uomo innamorato e di una donna spietata, che rincorrono entrambi un obiettivo che forse non potranno mai raggiungere, mentre l’unica che forse ottiene ciò che vuole (sicuri?) è un terzo personaggio legato più o meno indirettamente ad entrambi.
Finale aperto che lascia possibili interpretazioni, più sull’evoluzione dei personaggi che sulla storia, ma una pellicola che non riesce ad alzare l’asticella ed a portare con sè lo spettatore dal primo all’ultimo minuto con la soglia d’attenzione dovuta.