Maledizione. Questa è la parola che può riassumere la quasi totalità della seconda stagione di The Affair.
La maledizione della famiglia Lockart, quella che sembra affliggere ogni suo membro senza alcuna pietà.
In più c’è anche quella sul rapporto tra Allison e Noah, che non sembra riuscire a trovare pace.
Se nella prima stagione il punto di vista della storia era esclusivo dei due amanti ora il discorso si allarga.
Ne entrano in scena altri due non da poco.
La prima metà della stagione vede spiccare maggiormente quello di Helen.
Con questa interpretazione Maura Tierney ha ricevuto un Golden Globe come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.
L’altro che invece è più predominante per il season finale è quello di Cole, ex marito di Allison interpretato da un impeccabile Joshua Jackson.
Aumentano i punti di vista, aumentano le problematiche, gli intrighi, le parole non dette, i legami più o meno torbidi tra i vari protagonisti.
E cambia anche il tono della Serie.
Dalla relazione ( molto ) pericolosa della tresca tra Allison e Noah si passa ad avere un tono più poliziesco per quanto riguarda l’intricato incidente che come sapevamo ha portato alla morte di Scotty (Colin Donnell), fratello di Cole.
Le relazioni tra i vari personaggi si fanno più complicate, nascono e muoiono nuovi e vecchi equilibri.
Tuttavia quello che pervade tutta la stagione è quall’aura di maledizione che proprio non vuole andarsene dal destino dei vari personaggi.
Ognuno di loro ha uno scheletro nell’armadio.
Ognuno di loro nasconde qualcosa, un segreto che quando viene a galla ha sempre delle forti conseguenze.
I personaggi di Cole ed Helen diventano fondamentali in questa stagione.
Il primo per la seconda parte, il secondo per quella iniziale.
Il climax della stagione si ha poco prima della parte finale, con un doppio sguardo su Allison e Cole (ottimi nella loro interpretazione).
Legami familiari appesi a un filo, la vita di paese che si scontra con quella della metropoli.
La voglia di rimanere ancorati alle proprie tradizioni contro quella di cambiare ed ottenere sempre di più.
Dovete solo scegliere da che parte stare.
Anche qui insomma, è una questione di punti di vista.
Maledizioni a parte, possiamo solo consigliarvi di vedere questa seconda stagione di The Affair ancor più della prima.
Il livello qui sale, il ritmo spinge sempre sull’acceleratore, ed il finale di stagione è la giusta ciliegina sulla torta di una serie che farà ancora parlare di sé in futuro.