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PRESTO FARA’ GIORNO di Giuseppe Ferlito

Una giovanissima ragazza vive un rapporto estremamente conflittuale con la madre. Frequenta un coetaneo, del quale si innamora perdutamente. Lui è un piccolo spacciatore, ma con ambizioni di ingrandire la sua attività criminale. La ragazza finirà ben presto in una comunità di recupero. Il ragazzo invece si caccerà in guai seri a causa dello spaccio della cocaina…

Nel 2012 il regista padovano Giuseppe Ferlito firma il suo primo lungometraggio, “Presto farà giorno”, film drammatico (una volta si sarebbe detto, nel caso specifico, “droga-movie”) ambientato interamente a Roma. La “prima” del film è avvenuta 2 anni dopo, nel 2014. A ruota è uscito il dvd. La pellicola è stata prodotta da “Settima Entertainment”, in collaborazione con “Rai Cinema”. Una produzione seria e con tutti i crismi della professionalità, ben lontana dalla “sfera degli indipendenti”. Alla colonna sonora, ottima, hanno partecipato vari musicisti, tra i quali Davide Dileo (“Boosta” dei Subsonica). Il cast è all’altezza della situazione, nonostante le parti non certo facili da interpretare.

Gli attori giovani se la cavano discretamente, e questo è già un miracolo per un film italiano. Nessuno di loro eccelle, va detto. Ma almeno restituiscono allo spettatore un minimo di credibilità nell’interpretare la gioventù odierna. Nei panni della madre distratta in famiglia ed “in carriera” sul lavoro, c’è un’impeccabile Chiara Caselli. La sceneggiatura di “Presto farà giorno”, scritta dal regista stesso, è fatta di luci e ombre. La storia è solida e non ha buchi, procede con coerenza e delinea bene i personaggi. Di contro è eccessivamente “didattica” e lineare, oltre che semplicistica in alcuni snodi narrativi.

Alcune situazioni, relative all’attività dello spaccio giovanile, sono credibili (e ben girate). Altre situazioni, come quella della comunità di recupero, sono fortemente stereotipate. In particolare gli ospiti della comunità sono delle macchiette, più che dei personaggi. La regia ed il montaggio invece convincono, sia nelle scene action (e ce ne sono molte), sia in quelle più intimiste. “Presto farà giorno”, pur essendo un film drammatico, in alcune sequenze sembra voler prendere la strada del thriller e del noir. C’è una scena cult, quasi alla “Trainspotting”, nel film di Ferlito..i personaggi, incalzati da una musica tambureggiante, assumono tutti della droga. Chi la cocaina (i giovani), chi gli anti-depressivi (la madre), chi il metadone o altri medicinali (gli ospiti della comunità). Che sia illegale o istituzionalizzata, la droga, purtroppo, fa parte della vita di tutti. Opera prima, quella di Ferlito, sostanzialmente riuscita.