Difficile parlare di Legion senza spoilerare; questo perchè obiettivamente i primi episodi (soprattutto il primo!) sono davvero destabilizzanti, e la sensazione di
Non capirci un bel niente, nè tantomeno aver la minima idea dove la storia possa andare a parare
è straniante e può rischiare di allontanarvi da una serie che merita davvero la vostra visione. Potrebbe essere più facile se vi dicessi qualcosa in più sul protagonista…senza spoilerare, c’è un legame con gli X-Men (e chi è fan dei fumetti sa già a chi corrisponde questo nome). Ma il bello di Legion sta anche in questo legame, accennato dal titolo e ben poco altro.
La libertà di essere una mina vagante, dove vale tutto fa sì che in questa serie (prima stagione, scontato il rinnovo) ci sia una capacità di sperimentare e mescolare le carte in gioco davvero senza precedenti, si dentro che fuori il contesto cinecomics.
Quindi: sì, il primo episodio è delirio puro, fatto di schizofrenici (?), ricordi manipolati, scambi di personalità, gente fusa nel muro (!), momenti surreali…
Ma tenete duro! O vi perdereste entità malvagie che nel tempo libero ballano; deformazioni del tempo e della realtà, manifestazioni violente di poteri; trip mentali che durano puntate intere…
Alla base c’è l’idea vincente del connubio poteri-malattia (pur se in modo ben differente, affrontato in Logan…non cito questo film a caso), davvero ben congeniato e approfondito nel corso degli episodi; ma è la realizzazione tecnica, così creativa e capace di creare situazioni stravaganti e visivamente uniche a rendere Legion imperdibile. Aggiungeteci Dan Stevens in ottima forma, ma sopra tutti Aubrey Plaza: istrionica, pazza, trasformista, la sua performance è mostruosa.
Il finale lascia la strada aperta all’ovvio seguito, e perde un pò del coraggio mostrato lungo tutta la serie. Detto questo,
non ci capirete niente per un bel pò, ma non mollate! Vi aspetta una perla del 2017