Si è spento lo scorso week-end all’età di 49 anni, Verne Troyer, attore affetto da nanismo, che ha conosciuto la fama internazionale con l’interpretazione di Mini Me, nella serie di film di Austin Power.
Anche se non è stata ancora diffusa la causa della morte, visti i gravi problemi di alcolismo che lo affliggevano, si pensa si sia trattato di un suicidio.
Si legge, infatti, sulla pagina instagram dell’attore: “E’ con grande tristezza e con cuore incredibilmente pesante che scriviamo che Verne oggi ci ha lasciato. Verne era una persona estremamente premurosa. Voleva aiuitare tutti a sorridere, essere felici e ridere. Aiutava in ogni modo possibile chiunque ne avesse bisogno. Verne sperava di aver dato vita a un cambiamento positivo con la sua piattaforma e lavorava quotidianamente per diffondere ovunque quel messaggio.Con la sua motivazione, determinazione e atteggiamento ha ispirato persone in tutto il mondo. Nei film e sui set televisivi, nelle riprese pubblicitarie, nelle apparizioni personali e al Comicon, nei video sul suo canale youtube, mostrava a tutti quello che era capace di fare. Anche se la sua statura era piccola e i suoi genitori spesso si meravigliavano di come riuscisse ad aprire le porte da solo nella sua vita, ha aperto più porte per sé e per gli altri di quanto si sarebbe potuto immaginare. Ha anche toccato più cuori di quanto saprà mai.Verne era anche un combattente per quanto riguarda le sue battaglie. Nel corso degli anni ha combattuto e vinto, combattuto e vinto, combattuto e lottato ancora, ma purtroppo stavolta è stato troppo. Durante questo recente periodo di avversità è stato battezzato, circondato dalla sua famiglia. La famiglia chiede di poter vivere questo dolore in privato.La Depressione e il Suicidio sono problemi molto seri. Non sai mai che tipo di battaglia qualcuno sta affrontando dentro di sé. Siate gentili l’uno con l’altro. E sappiate sempre che non è mai troppo tardi per chiedere aiuto. Invece di mandare fiori, sentitevi liberi per favore di fare una donazione a nome di Verne a due delle sue organizzazioni benefiche preferite: The Starkey Hearing Foundation e Best Buddies”.