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Monster, recensione dell’emozionante legal drama di Netflix

Steve è uno studente di cinema diciassettenne intelligente e simpatico di Harlem. Il giovane vede il suo mondo sconvolto quando viene accusato di un omicidio. Seguiamo il suo drammatico viaggio attraverso una complessa battaglia legale.

Dopo essere stato in concorso al Sundance Film Festival nel 2018, è uscito solo lo scorso 7 Maggio su Netflix il dramma giuridico Monster, un film ben costruito e riuscito.

Quanto è brutto il pregiudizio. Il giovane Steve si scontra con questo, rischiando di far andare in fumo tutti i suoi sogni e le sue aspirazioni artistiche. Monster segue le cronache del ragazzo, passo dopo passo, che da narratore condivide il suo incubo giudiziario, apparentemente senza speranza di uscirne.

La sceneggiatura è sicuramente convincente e anche se il film non presenti particolari peculiarità narrative convince nel modo in cui viene raccontata, con sensibilità, delicatezza senza cadere nel ricattatorio e nel classico racconto di razzismo americano. Convince la regia di Anthony Mandler, molto sensibile e toccante che gioca con spazi, e campi, stretti e riprese più ampie, sempre in bilico tra prigionia e libertà. Ne esce un bellissimo ritratto speranzoso di un giovane ragazzo di sani principi.

Kelvin Harrison Jr. e Jennifer Ehle
Per una volta non vediamo il classico ghetto di criminali, ma il focus è sui talenti del diciassettenne Steve.

Bravissimo il protagonista Kelvin Harrison Jr. (The Trial of the Chicago 7) in compagnia di ottimi comprimari come Jennifer Hudson, Jeffrey Wright, Tim Blake Nelson. Impossibile non citare il sempre più lanciato John David Washington (BlacKkKlansman, Tenet) e la sempre ottima Jennifer Ehle nei panni dell’avvocatessa O’Brien.

Monster è indubbiamente un film riuscito che emoziona e non annoia.
Jennifer Hudson e Jeffrey Wright

Bellissima la fotografia di David Devlin, ciliegina sulla torta di un legal drama che fa il suo lavoro e merita di essere visto, dalla storia alle interpretazioni. Un peccato sia uscito in sordina su Netflix, tra una produzione milionaria e l’altra, visto che è una visione che non si dimentica.