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Molly’s Game – La Recensione

Molly Bloom (Jessica Chastain) è una giovane sciatrice americana, ma dopo un grave infortunio in pista durante le qualificazioni alle Olimpiadi è costretta ad abbandonare la sua promettente carriera.

Grazie però alla sua facoltosa famiglia e alla sua spiccata intelligenza, l’attende comunque una lunga e redditizia professione forense.

Ma Molly ha un altro sogno nel cassetto.

Le sue fortune vuole procurarsele da sola e in maniera non proprio ortodossa.

Nel giro di pochi anni Molly diventa la maîtresse più acclamata del poker clandestino. L’organizzatrice di un business da milioni e milioni di dollari.

Ai suoi tavoli si accomodano le più note stelle del cinema come Leonardo Di Caprio, Ben Affleck e Macaulay Culkin.

Si, perchè questa non è una storia di fantasia, quella di Molly Bloom è la storia vera di una donna che per anni ha fatto girare le fortune, di professionisti e non, del poker, i cui nomi non vengono però citati nel film.

Le sue memoir sono diventate un film quando uno dei più grandi sceneggiatori del cinema recente, Aaron Sorkin (The Social Network, Steve Jobs), ha deciso di esordire dietro la macchina da presa come regista.

Il risultato è un film solido, ben strutturato, che per certi versi ricorda una recente prova della Chastain, l’apprezzato “Miss Sloane” di John Madden

Idris Elba e Jessica Chastain

I punti di forza della pellicola sono due: la sceneggiatura serrata e infarcita di dialoghi brillanti e un’interprete che, nel giro di pochi anni, si è imposta come una delle più talentuose ed affascinanti attrici del mainstream hollywoodiano.

L’obiettivo di Sorkin è quello di raccontare l’ascesa e il declino di questa sensuale self made woman, sprofondando nella sua psiche e riconducendo le sue scelte di vita al rapporto conflittuale con la figura paterna (impersonata da Kevin Costner).

In un certo qual modo il regista sembra voler riprendere così, il discorso interrotto con il “suo” precedente Steve Jobs, nella conflittuale anamnesi del rapporto padre/figlia.

Intrappolata tra le pressioni della mafia russa, che ha deciso di approfittare del suo lussuoso giro d’affari e dell’FBI che indaga su di lei, Molly si affida al brillante avvocato Charlie Jaffey (interpretato da un superbo Idris Elba).

Ancora un uomo nella sua vita.

Ma come la sua omonima nell’Ulisse di Joyce, Molly Bloom è stata troppe volte tradita dalle ingombranti figure maschili.

Decide anche questa volta di fare di testa sua e di sfidare la sorte.

Ma si sa, il poker non è un gioco di fortuna, ma di abilità e destrezza, qualità che di certo a Molly non mancano.

A cura di Giuseppe Silipo