A prescindere dalla bagarre mediatica nata intorno al Marvel Cinematic Universe nelle ultime settimane per via del botta e risposta fra il Team Scorsese – Coppola e tanto i diretti coinvolti nell’UCM e la Disney quanto i sostenitori di una fazione o dell’altra quello della popolarità dei cinecomic è un tema dibattuto ormai da anni.
C’è chi li ritiene una bolla e chi no.
Nella seconda categoria rientrano gli executive della Disney come Alan Horn, il boss dei Walt Disney Studios rubato anni fa dalla Casa di Topolino alla Warner Bros, e Bob Iger il Presidente e CEO della compagnia.
Il primo, in una roundtable dell’Hollywood Reporter ha spiegato:
La mia risposta alla domanda “Arriverà mai il giorno in cui il pubblico smetterà di essere fedele ai film della Marvel” è “No”.
Se un lungometraggio ha una linea narrativa appassionante, se ha cuore e senso dell’umorismo, due aspetti sui quali sono solito insistere, e sono realizzati incredibilmente bene, penso che il pubblico ci sia sempre.
Ma chiaramente il cinema è un business imprevedibile, quindi chi lo sa?
A queste parole fanno eco quelle di Bob Iger date come risposta a un’analogo quesito.
Iger si è recato dall’altra parte dell’oceano Atlantico per continuare a promuovere il suo libro di memorie The Ride of a Lifetime: Lessons Learned from 15 Years as CEO of the Walt Disney Company e, alla BBC, ha detto:
I Marvel Studios stanno facendo estremamente bene.
L’ultimo film che hanno distribuito, Avengers: Endgame, ha avuto il più alto incasso globale nella storia del cinema e la loro pipeline produttiva è molto, molto ricca di nuove storie, nuovi personaggi, nuove avventure e nuovi supereroi da impiegare. Per cui non penso sia vero.