Dopo una festa, una donna di nome Lou, che abusa di alcol e droga, rileva strani e particolari sintomi e dolori. Infatti, a causa di essi, crede di essere incinta pur non essendo stata a letto con nessun uomo. Ella, non ricorda nulla di quella notte, bensì ha strane confuse idee e offuscate immagini: ha solo degli strani flashback. Lou crede di non poter più avere figli a causa di un aborto avuto mesi prima. Da quel giorno, lei non ha avuto più alcun rapporto sessuale. Dall’altra parte, ci sono due ragazzi, Gabriel e Warren, trafficanti di droga i quali rilevano una nuova sostanza speciale, che causa la morte del loro amico Jade. Lou fa il test di gravidanza e risulta positivo: è incinta. Sarà tutto collegato?
Con una bella, brava e seducente Chloe Sevigny nel ruolo di Sadie, una talentuosa Meg Tilly e una convincente Natasha Lyonne nei panni della protagonista, ”Antibirth” si presenta dal sapore alternativo, ribelle e prevalentemente psichedelico. La colonna sonora è dark e strepitosa, forse fin troppo superiore al film stesso, ma al contempo attinente e adeguata ai ritmi e alle atmosfere contorte.
Se dapprima il film appare lento, dopo segue uno svolgimento lineare. Tutto accade a poco a poco. Lou comincia ad avere singolari visioni e veniamo catapultati nel trip, nella realtà illusoria, nello specchio dimensionale.
”Tutto si dissolve nella nuova realtà… un nuovo mondo.”
Entriamo in connessione con un mondo astruso, buffo, terrificante e singolare, intriso di colori accesi, prevalenti qui il fucsia e il turchese. Il tutto però, è condito da situazioni improbabili, una buona recitazione e dialoghi piuttosto sbiaditi nella prima parte del film.
Un film interessante, originale, dal sapore nuovo e conturbante, che non segue linee generali ma ammazza ogni barriera realistica e va oltre.
Danny Perez, regista canadese, è qui col suo primo lungometraggio a tinte anni ’80 remixate. Perez si presenta al mondo con una storia ritorta e moderna, ma semplice. Un elogio al mero trip fantascentifico.
Pellicola consigliata solo agli amanti del puro weird, non a tutto il pubblico: può deludere le aspettative.
”Antibirth” non è un vero film dell’orrore, bensì un film sperimentale e di fantascienza a tinte horror. Un film psichedelico, che è quasi al confine del trash movie, in cui cade proprio nel suo epilogo.
Un film da guardare, ma non necessariamente da ricordare.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito accetti le nostre modalità di utilizzo dei cookie. Ho capitoRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.