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LOL CHI RIDE E’ FUORI. Non resisterai a lungo

Ecco Lol: Sembra semplice, ma non lo è. Una sola regola: non ridere.
Si comincia con la presentazione dei partecipanti, un mix tra vecchie leggende della comicità Italiana e nuove leve, più un ibrido: Frank Matano.
Parliamo di Frank esordisce così “la mia strategia? Fare la bocca ad ano” e scoppia in una silenziosissima (come no) risata. Semplicissimo non ridere con Lol… no?

Frank Matano al doccia-telefono
Se ancora non siete convinti proseguiamo con la presentazione dei protagonisti.
In ordine, dopo Frank, entrano Angelo Pintus, Katia Follesa, Lillo, Michela Giraud, Ciro e Fru (entrambi dei the Jakal), Luca Ravenna, Caterina Guzzanti e last but non least… Elio che ci tiene a mostrare il suo percorso artistico.
Presentano il neo papà Fedez, saltuariamente bullizzato dalla regina delle imprecazioni “Dai cazzo!!”-Mara Maionchi.
Ogni concorrente può ridere solo una volta, alla seconda risata viene eliminato, vale tutto, niente regole ma non ci si può estraniare dal gioco, in sostanza..sei obbligato a guardare Elio vestito da gioconda che ti insegue fissandoti.
Ognuno ha il suo metodo, ma la sofferenza si vede palesemente sul visto, e sotto le ascelle, di Frank Matano, che credo rappresenti la reazione del 90% della popolazione. All’interno del teatro ognuno ha la sua strategia per far ridere, e non mancano gli sketch fatti sul palco, si nota in questo caso la divisione tra monologhisti e comici vecchio stile che improvvisano con facilità.
In realtà la cosa che crea più risate è la conoscienza tra gli artisti, un pò come se vi trovaste chiusi in una stanza con il vostro migliore amico sapendo esattamente cosa lo fa ridere, devastante, e se vi state chiedendo di cosa sto parlando.. “ma saranno cazzi miei?”. Fidatevi capirete.
Elio gioconda, Posaman, e Ciro. Alcune performance dentro al teatro di Lol.
Ci sono sei lunghe (brevissime per lo spettatore) ore in cui questi talenti cercano di non ridere ma cadono su giochi di parole, attimi di silenzio, e annunci del supermercato.
Elio, Matano, Pintus e Lillo conducono con classe ed energia la comicità genuina fatta di battute e sguardi equivoci, La Guzzanti splendida nei suoi pezzi ma meno partecipe nel gruppo.
Katia Follesa e Ciro ottime spalle che capsiconola situazione e si insericono improvvisando.
Ospite d’onore ottiene più risate che stelle Michelin: Antonino Cannavacciolo (Pintus) che tormenta Frank.
Fedez e Mara possono dare il via a situazioni particolari con dei tasti appositi che costringono i concorrenti a fare qualcosa, ad esempio in ognuno di loro c’è un Posamen..ah no un Supereroe scusate.
Esilerante dall’inizio alla fine, al termine vorreste rapirli e rinchiuderli di nuovo.
I meme si sprecano ormai da giorni su Instagram (# Lol), su WhatsApp si registrano audio che finalmente vengono ascoltati e suonano come un “ehi ehi ehi ehi ehi ehi” o con la voce da esorcista di pippa Amazon.
Fedez e Mara Maionchi nella control room di Lol
Se non fosse chiaro… tutti quelli che hanno visto Lol (mi raccomando va sempre pronunciato al contrario) hanno perso. La risata è d’obbligo… forse non per la Guzzanti ormai consolidata nel ruolo di regina dello state of mind: rido per cortesia.
Ma nulla è scontato, anche la vincita finale avviene senza che il vincitore intendesse davvero far ridere il rivale.
In questo periodo mi viene solo una parola per chi ha ideato il format di Lol.. Geni. Ne avevamo bisogno.

 

A cura di 

Eleonora Vignudelli