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Legion 2: ritornano i labirinti della mente

 

Dopo il successo della prima stagione, Legion 2 è tornato, in onda dal 4 Aprile sul canale Fox. La serie evento che ha come protagonista il mutante Dave,è incentrata ora più che mai, sui labirinti intricati creati dalla mente. Cosa è reale per noi e cosa non lo è?

Al termine della prima stagione, Shadow King ha preso il corpo di Oliver Bird, mentre David viene risucchiato da un drone, scomparendo davanti agli occhi di Syd. Legion 2 si apre con il ritorno del protagonista, il quale scopre che la Division 3 è ora alleata con i mutanti di Summerland.

Inoltre comprende che mentre per lui è passato poco tempo dalla sua sparizione, per tutti gli altri, David è stato via un anno intero. Le percezioni del tempo sono completamente diverse. Ciò che ora rimane da fare, è evitare a tutti i costi che Shadow King trovi il suo corpo. Se così fosse, egli diventerebbe troppo potente per essere affrontato.

Si tratta di una corsa contro il tempo, dato che il re dell’ombra sta iniziando ad infettare le menti di vittime innocenti. Il virus porta ad una sorta di paralisi accompagnata dal battito incessante dei denti ed intrappola la mente nel proprio subconscio. Le domande sono tante: che intenzioni ha Shadow King con il corpo di Oliver? Soprattutto: cosa è successo in questo anno agli altri protagonisti? Come sono cambiati?

Dave arriva a capire che probabilmente le risposte non sono così semplici da trovare, perchè non sono in “superficie”. Per trovarle bisognerà attraversare gli strati più profondi della mente, per accedere ad un livello indefinito, circondato dai poteri e dai sogni. Ciò rende il tutto molto più difficile.

Questo vuol dire che Legion è solo apparentemente incentrato su una caccia all’uomo, dietro vi è molto di più. David continua a rincorrere un essere che è sempre più invisibile, quasi evanescente. Trovarlo significherà ragionare sui diversi livelli di realtà e capire quali idee sono reali e quali solo copie. Tanto che la caccia stessa sembra assumere toni irreali, allucinatori, non ci sono punti di riferimento e tutto sembra frammentario e confuso. Lo scopo, è quello di far perdere le cognizione di ciò che è vero e ciò che non lo è, chi è buono e chi è realmente cattivo. Si aggiunge addirittura, una nuova linea temporale, incarnata da una Syd del futuro, che contribuisce a mischiare ancora di più tutte le certezze, in realtà inesistenti. La Syd del futuro fa una richiesta  che confonde ancora di più tutto quanto.

David nella mente di un suo compagno

Questa struttura è un continuo collasso, fino al season finale, quando la narrazione si riprende e mostra il suo scopo. La trama del virus è stata geniale, in quanto ha permesso di concentrarsi per tutta la stagione sui percorsi della mente. Ciò significa andare nel profondo, indagare su ciò che noi abbiamo di più intimo.

David intraprende diversi viaggi nella mente dei suoi compagni, andando a scoprire pian piano, le verità celate dietro al muro di apparenze e segreti.  A volte è più facile, a volte meno, come nel caso di Syd. Tante piccole verità vengono scoperte e la più grande è che non esistono solo eroi e solo cattivi, soprattutto quando il terreno di scontro è la mente, con le sue strutture e le sue illusioni. È questo quello che il virus fa: è un’idea sbagliata che porta i “malati” ad agire con l’illusione che ciò che fanno sia giusto.

In una storia del genere, nella quale la battaglia è su un piano mentale ed evanescente, spicca la figura di David e il talento di Dan Stevens. Il personaggio è molto più maturo e capisce meglio la portata del suo potere. Più un potere è forte, maggiori sono le responsabilità e ciò che ne consegue. David affronta diversi momenti, tra lo sconforto, il dubbio e l’amore. Dan è stato molto abile nel giostrarsi tra questi momenti: passa dal controllato all’impulsivo e viceversa, certo ed incerto. È un eroe o un villan?

Anche il personaggio di Syd fa ulteriori passi avanti. Rachel Keller interpreta una donna dal passato ricco di sofferenze. In questa stagione è come se interpretasse due ruoli: una è la Syd del futuro, per certi versi quasi consolata e oscura, come se nascondesse qualcosa. Dall’altro lato, c’è la Syd del presente, sicura del suo amore per David, ma insicura della fedeltà dell’amato. Una giovane donna innamorata ma piena di sospetti. L’accoppiata Syd-David, ma soprattutto Dan-Rachel, possiamo dire ce ci piaccia molto.

Gli attori protagonisti interpretano la coppia di innamorati David e Syd

Si nota fin da subito come il budget a disposizione della seria sia superiore rispetto alla prima stagione. Questo ha permesso a Noah Hawley di migliorare l’aspetto visivo, senza creare delle differenze fastidiose tra le stagioni. C’è una certa coerenza. Abbiamo danze, giochi di luci e di proporzioni, elementi psichedelici. Tutto si sposa fedelmente con quella che è la natura di Legion.

Per i fan del genere, questa è una serie che sta decisamente viaggiando sui binari giusti, confermandosi un buon prodotto anche per questa nuova stagione. Legion 2 è questo: confusione, caos, dubbio, labirintico. è intrattenimento, ma anche un prodotto innovativo, che come tale, mette alla prova lo spettatore e la sua capacità di comprendere. Guardatela…sarete in grado di capire cosa sia reale e cosa no?

Recensione a cura di Lagherta