L’angoscia è un film horror del 1987 che vide come regista lo spagnolo Juan Josè Bigas Luna.
Il regista è conosciuto dal mondo per i piccanti e cupi film da lui diretti. L’ormai, sfortunatamente, deceduto Bigas Luna seppe terrorizzare il pubblico grazie a un film imperniato dal metacinema: L’angoscia. Angustia riprende quasi il tema dell’italiano Demoni, di Lamberto Bava con la produzione di Dario Argento. Anch’esso è, infatti, ambientato nel cinema, luogo di ristoro per ogni appassionato di film. Un luogo dove nessuno mai penserebbe possa accadere qualcosa di oscuro.
Un luogo che poi, imprevedibilmente, tramuta le immagini proiettate sullo schermo nella realtà.
John Pressman (Michael Lerner) è un uomo deviato che si finge infermiere. Il suo intento è quello di seguire i desideri della madre (Zelda Rubinstein), per cui nutre una forte ossessione. Tali desideri sono legati ai corpi altrui. Infatti John fingerà un’identità a lui non appartenente per cavare gli occhi ai suoi pazienti. La madre infatti, brama gli occhi di tutti.
Questo è ciò che mostra The Mommy, un film proiettato su uno schermo. Ma questo è soltanto un’opera di illusione o è la realtà?
L’ispanico Bigas Luna da sempre ha trattato temi importanti e considerati tabù, come l’incesto, la sessualità e la sodomia. L’angoscia non è esente da temi simili.
L’opera è un chiaro manifesto del complesso di Edipo che si basa più sul controllo della figura materna che sull’attrazione provata per essa.
Il controllo mentale ne L’angoscia è talmente forte da gestire tutta la pellicola, come se fosse un’ipnosi collettiva. La forza del pensiero rappresenta qui un vampiro psichico, che si unisce alla sua preda per garantirsi altre prede.
Bigas Luna mostra il cinema che parla proprio di sé stesso, mostrando quanto potere abbia sulle menti umane. Mostrando come l’arte dell’illusione possa influire sulla psiche dei deboli e dei forti.
Se in Demoni di Lamberto Bava le vittime consapevoli erano tutti gli spettatori in sala, qui ne L’angoscia la preda cosciente è soltanto una. Angustia è capace di far provare a chi guarda, le stesse emozioni di chi osserva il film, nel film.
La sensazione maggiore che ognuno riesce a provare è proprio l’angoscia, l’oppressione, l’affannoso tormento della paura.
Il cinema è creato, crea, è provocato da qualcuno e scatena qualcosa nell’altro.
Bigas Luna lancia un messaggio importante: a volte quello che vediamo ci può suggestionare, ma anche spingere a commettere cose che non vorremmo fare. Sovente quello che vediamo, siamo spinti ad emularlo, come un infante dinanzi alle azioni degli adulti. Demoni espelle all’esterno le mostruosità umane represse in ognuno di noi, L’angoscia le reprime facendole ricadere negli occhi di chiunque ci guardi.