E’ sabato sera: il proprietario di un grande magazzino di flipper si attarda in ufficio per lavori di contabilità. Viene a fargli visita una donna, bella e misteriosa, che si dimostra interessata all’acquisto di alcuni prodotti, ma sembra nascondere qualcosa. L’uomo la fa entrare nel magazzino. Dopo i soliti convenevoli la donna aggredisce a colpi di spranga l’uomo, lasciandolo sanguinante e incosciente a terra…
Il regista triestino Ronnie Roselli, prima di LA NOTTE DEI GIOCHI, aveva girato una trentina di cortometraggi (di vari generi) e un mediometraggio. LA NOTTE DEI GIOCHI è quindi il suo primo lungometraggio (seguito da ANNA LA NERA), girato senza un vero e proprio budget. Si direbbe amatoriale, anche se sinceramente non sembra (e questo è un fatto positivo). Il pezzo forte di questo film, a metà tra il thriller ed il disturbing drama, è la location dove si svolgono quasi tutti i fatti (ed i misfatti): il magazzino dei flipper. Un luogo affascinante e misterioso che, per stessa ammissione di Roselli in una intervista negli extra del dvd di LA NOTTE DEI GIOCHI, diventa un “personaggio in più” nel film. In seconda battuta complimenti allo sceneggiatore Maurizio Sulligoi, che scrive una storia complessa e profonda, piena di non banali implicazioni psicanalitiche.
Una sceneggiatura sicuramente troppo verbosa, ma assolutamente di pregio, e ricca di colpi di scena. Maurizio Sulligoi recita anche la parte del protagonista, e la recita male, anche se va detto che lui è l’unico attore non professionista del cast. Un po’ meglio gli altri, ma nemmeno troppo: dispiace dirlo, ma cast bocciato. “Evento” tipico dei lungometraggi indie italiani, non c’è da scandalizzarsi. Per la verità, durante la prima ora di film, nonostante la notevole maestosità della location, ci si annoia assai. Troppi dialoghi, e recitati male, troppe lungaggini di regia, e alcuni momenti di trash involontario. Verso l’ora di film pero’ le allucinazioni di uno dei protagonisti ci risvegliano dal torpore avanzato. LA NOTTE DEI GIOCHI cambia marcia: 2-3 minuti di sequenze splatter, erotiche, oniriche e malsane girate benissimo. Da quel momento in poi il film prende quota, e aumenta l’azione. Colpi di scena a ripetizione, fino all’ottimo finale! Cosi’ dovrebbero finire tutti i thriller come si deve. Nel cast, in un gustoso cameo, appare anche Mauro Corona, il famoso scrittore e scultore italiano!
Voto: 6/7.