Home Rubriche Outsider La nostalgia del punk: We are the best (2013)

La nostalgia del punk: We are the best (2013)

Negli anni 80’ il punk era definito ormai morto dai più.
Un genere la cui popolarità stava calando di giorno in giorno.

Non è la stessa cosa però per Bobo e Karla, due amiche adolescenti che vogliono ancora puntare sul genere nella fredda ma suggestiva Svezia.


Nonostante la loro (totale) incapacità nel suonare/cantare, mettono tutta la loro (totale) voglia di fare nel tenere in piedi un genere che non è più in voga in quel periodo.
Il tutto senza la benchè minima attitudine al canto e senza saper suonare uno strumento che sia uno.
Migliore esempio di “Outsider” per questa settimana non potevamo trovare con la pellicola “We are the best” (Vi är bäst! in lingua originale) dello svedese Lukas Modysson, fiore all’occhiello della sezione “Orizzonti” a Venezia 70 (2013).  Si perchè Modysson nelle sue pellicole come in questa parla proprio di loro. Gli outsider, gli emarginati, gli ultimi, i “borderline”.

Sempre insieme

Erano outsider le due ragazze del film-caso “Fucking Åmål – Il coraggio di amare” del 1998, e in parte lo sono anche Bobo e Klara, che non hanno in famiglia un punto di riferimento su cui contare.


La prima ha una madre che pensa solo alle sue avventure amorose.
La seconda un padre che ragiona da quindicenne (con rispetto per i quindicenni).

Quello che le accomuna è la voglia di trovare un loro posto nel mondo, un qualcosa in cui credere.
E per il loro background, questo non può che essere qualcosa ai margini come loro.
Il punk, che in quel periodo sta vedendo affievolirsi la fiamma che l’aveva alimentato negli anni addietro.

Quella che si ravviva però, sarà la loro, di fiamma.
Sia per l’incontro con un’altra outsider, Hedvig, una biondina che con la chitarra si che ci sa fare, sia per lo scontro che Bobo e Klara hanno per un’altra loro “fiamma” , il rockettaro Ilis.

L’ometto della discordia.

Il loro modo di fare, quella voglia di ridere nonostante tutto, è l’anima pulsante del film.
La pellicola da un’energia ed una voglia di vivere che nemmeno la commedia più divertente sa dare.
E “We are the best” non è una commedia che fa solo e sempre ridere.
Perchè alterna anche momenti drammatici ed intensi, che non affievoliscono però l’energia che il film sprigiona grazie alle sue giovani protagoniste.

Non mancano, visto il periodo, riferimenti alla Guerra Fredda, anch essa in decadimento in quegli anni ( c’è, tra le tante belle musiche della pellicola una che fa riferimento anche al leader russo Breznev).
Buona la prova delle protagoniste femminili, il trio composto da Mira Barkhammar (Bobo), Mira Grosin (Klara) e Liv LeMoyne (Hedvig).


L’adolescenza, o meglio, la preadolescenza, secondo Modysson. Ancora una volta il “vento del Nord” porta un ottimo prodotto.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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