Justine è l’unica studentessa rimasta nel campus durante le vacanze per la Festa del Ringraziamento. Una sera decide di andare in un drugstore e incontra Violet, una strana ragazza che non la chiama con il suo vero nome, ma la identifica come “Kristy”. Justine torna al college un po’ inquieta. Perché l’ha chiamata con quel nome? Le cose si complicano velocemente, poiché la ragazza avverte di essere seguita da Violet, in compagnia di tre complici dalla faccia coperta da una maschera. La protagonista si troverà da sola a lottare per la sua vita.
In molti diranno ‘Oh ecco l’ennesima storia sulla donzella da sola in pericolo’… Non vi do torto, ma bisogna dire che questo “Kristy” non è così tanto male. Tolta la poca originalità della sceneggiatura (anche se alla fine le regole del genere sono quelle) il film è avvincente e abbastanza convincente.
Olly Blackburn dirige in modo esauriente questo thriller/horror con un buon ritmo e diversi jump scares decisamente assestati. Il film scorre senza intoppi e risulta molto godibile. Non è niente di nuovo, ma si distingue comunque dalla media.
Non è facile attirare l’attenzione dello spettatore per tutta la durata del film quando hai una storia già vista diverse volte…
La giovane Haley Bennett, nei mesi scorsi al cinema in “I magnifici sette” e ora vittima nell’atteso “La ragazza del treno”, è perfetta nel ruolo e regge con naturalezza tutto il film sulle sue spalle. Una bellezza che rimane impressa, ma che dimostra di essere soprattutto brava. Justine decide di ribellarsi a un punto cruciale e si fa voler bene e acclamare dallo spettatore. Poi diciamoci la verità: a livello cinematografico abbiamo proprio bisogno di personaggi femminili forti. Sesso debole? Veramente?
“Kristy” è il film ideale da vedere e rivedere la sera a casa da solo, con gli amici, con il partner. Un thriller/horror che fa il suo lavoro, anche se non è proprio originalissimo!