Si era parlato tanto in America di questo nuovo e terzo capitolo della ”saga” di Jeepers Creepers. Probabilmente, a quanto pare, un quarto capitolo in futuro, a detta del regista mesi fa, si farà. Il terzo capitolo inizialmente venne intitolato ”Cathedral’‘. A quanto dissero le fonti, ”Cathedral’‘ avrebbe visto il ritorno di Gina Philips, intenta nella vendetta contro il suo antagonista.
Victor Salva è famoso per aver abusato di un ragazzino a 29 anni sul set del suo Clownhouse. Dopo aver pagato il prezzo del suo peccato con la legge, ha subìto critiche da parte di gran parte del pubblico. Chi non voleva che girasse altri film, chi ha vietato all’uomo di proiettare il suo ultimo lavoro. Si sta parlando di Jeepers Creepers 3.
Come per ogni fatto sgradevole, un uomo va giudicato per la persona che è nel privato ma ciò discostandosi però, dal suo operato. Qui, esamineremo l’ultimo progetto di Salva, che non si è rivelato essere all’altezza delle aspettative. Salva nei primi anni 2000 riuscì a far innamorare gli amanti del terrore col suo accattivante mostro, mettendo su un’opera memorabile. Già il suo successivo, mostrò una leggera decadenza, ma ancora accettabile se paragonato a quest’ultimo della trilogia.
Nel primo (e superbo) capitolo del 2001, Jeepers Creepers- Il canto del diavolo, avevamo visto tra i protagonisti Trish e Darry Jenner (Gina Philips e Justin Long). I due fratelli erano in ritorno verso casa su una strada deserta quando fecero l’incontro con lo storico furgone ”Beatngu”. Da lì, una corsa verso la sopravvivenza, fino alla scoperta di centinaia di cadaveri lungo un misterioso tubo. Per poi arrivare all’inevitabile, a lui, il mostro: Creeper.
La creatura, è un demone di circa duecento anni, di antiche origini (ignote), che ogni 23 anni si nutre degli umani nell’arco di 23 giorni. La bestia si serve delle sue vittime e ne ingerisce gli organi per sostituire i suoi, che marciscono nel tempo e quindi, rigenerarsi. Creeper è dotato di forza fisica incredibile e di molta resistenza, ma sa anche volare essendo dotato di grandi ali. Egli riesce a catturare facilmente le sue prede sentendone gli odori grazie alle tre narici da lui possedute, in grado di captare la paura dell’essere umano.
Il secondo capitolo, Jeepers Creepers- Il canto del diavolo 2, di due anni successivo, vide svolgersi le vicende dopo tre giorni dall’accaduto nel precedente film. Questa volta, i protagonisti furono degli studenti di un pulmino bloccati sulla strada deserta tanto percorsa dal Creeper, diventati successivamente delle sue vittime. In quest’ultimo film del 2017 invece, la trama non potrebbe essere più semplice di così: il Creeper è nel suo 23esimo e ultimo giorno di nutrimento e il sergente Tubbs riunisce una squadra per ammazzarlo una volta per tutte. Per raggiungere questo obiettivo, si servirà di una mano del mostro strappatagli anni prima. Questa, conservata dalla vittima deceduta, verrà trovata poi da sua madre (una strabiliante Meg Foster) che, toccandola, entrerà in contatto con la Creatura.
Se il primo Jeepers Creepers riuscì ad essere un misto tra Non Aprite Quella Porta di Tobe Hooper e Duel di Steven Spielberg aggiungendo grandi picchi di originalità, non si può dire la medesima cosa di questo suo futile continuo. Salva ha fatto attendere così tanto i fan, da far calare il desiderio della visione di un ulteriore capitolo della saga. Ma, guardandolo finalmente in tutta la sua mancata bellezza, il regista è riuscito a rovinare una saga portentosa e affascinante, facendo sì che la voglia di proseguire la storia svanisse dopo i primi venti minuti di visione.
La gioia di rivedere Jonathan Breck nei panni del Creeper è stata tanta, ma ridotta se si pensa a cosa sia diventato l’antagonista. La creatura macabra e geniale qui svolge le sue azioni al limite della comicità. Un mostro antico capace di volare, arriva a difendersi e rincorrere il suo cibo umano a piedi, in slow-motion. Tutto è condito con una lancia in stile X-ena e un look più trendy alla Baywatch. Il vero protagonista e nemico qui non è però proprio il tanto estimato mostro alato, bensì il suo furgoncino da rottamare. Quasi estirpando da Christine- La macchina infernale, il famoso camion ha tutti i riflettori puntati su di esso e ci mostra trappole mortali degne di John Kramer.
Sarebbe stato efficace, se il nemico non fosse stato un essere sovrannaturale dotato di poteri e, quindi, senza la necessità di possedere armi elaborate da utilizzare sui suoi deliziosi umani. Il macabro uomo nero si vede davvero poco, lasciando spazio a storyline irrilevanti e senza senso. Dov’è la violenza? Perché è sparito il terrore? Salva era privo di innovazione? Creeper viene messo da parte, perde il fascino che da sempre lo caratterizzava come uno dei migliori villain (soprannaturali) del genere orrorifico e viene sostituito da elementi privi di credibilità.
Quasi ogni scena si svolge alla luce del giorno, perdendo quel mero brivido di terrore che solo il buio ti può donare. Pur avendo inserito un twist ending che farebbe emozionare ogni amante dell’opera prima, Salva non riesce così a stupire e invogliare il pubblico, mettendoci davanti un prodotto inutile, privo di qualsivoglia atrocità e completamente non necessario: inconcludente.