Se avete visto l’ultimo film di James Bond, No Time to Die, sapete bene che Daniel Craig esce di scena in maniera piuttosto drastica e decisamente inattesa per una pellicola dello storico franchise cinematografico basato sulle opere di Ian Fleming.
Ora, per la prima volta da quanto il film è arrivato al cinema fra la fine di settembre e l’inizio di ottobre, Daniel Craig, dal podcast ufficiale di No Time to Die, ha commentato ufficialmente il suo addio alle armi.
C’erano un sacco di idee differenti che andavano e venivano e alcune finivano per bloccarsi.
Il filo conduttore di tutto è l’amore per la famiglia che, aggiunto al fatto che avevamo una fine da raccontare, ci ha permesso di ancorare il film a quell’idea.
Trovo che il finale sia molto, molto soddisfacente.
Il produttore Michael G Wilson aggiunge:
Penso che tutti noi abbiamo discusso di quella che era a tutti gli effetti una situazione che potevamo affrontare per la prima volta nella serie di James Bond.
Dopo il quarto, Daniel aveva detto di non voler tornare, ma Barbara gli disse di avere pazienza perché “C’è dell’altro che possiamo raccontare e possiamo concludere questa vicenda” e l’abbiamo fatto nel modo giusto.
Sempre durante il podcast, il co-sceneggiatore del film Robert Wade spiega comunque, in maniera ironica, che potrebbero comunque riportare in scena Daniel Craig… clonando il suo James Bond!
Gli indizi sono chiaramente presenti in Casino Royale, quando Vesper gli dice “Ti amerei anche se tutto quello che resta di te fosse il tuo piccolo dito”.
È questa la mia teoria. Un dito è tutto quello che resta di Bond e possono clonarlo da quello.
Attualmente, non sappiamo ancora chi rimpiazzerà Daniel Craig come nuovo James Bond.
Qualche giorno fa abbiamo riportato le dichiarazioni di Barbara Broccoli secondo la quale, in futuro, il personaggio potrebbe anche essere non binario.