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Quando Jack Nicholson scoprì che sua sorella era sua madre

E’ il 1974 Nicholson ha 37 anni e da poche settimane ha terminato di girare Chinatown di Roman Polański. L’attore vive nella sua casa di Los Angeles, è ricco, famoso e single, anche se da poco ha iniziato una relazione con Anjelica Huston.

Jack riceve una telefonata, dall’altra parte della cornetta c’è un giornalista del Time Magazine che ha con eccessivo zelo indagato sul passato della famiglia dell’attore, portando alla luce una curiosa verità per anni taciuta. La donna che il giovane Jack aveva sempre chiamato mamma, Ethel Nicholson, era in realtà sua nonna, mentre June, quella che credeva sua sorella, era in realtà sua madre.

Ethel e June erano morte di cancro, portando con loro nella tomba il segreto di famiglia, poi confermato dall’altra sorella Lorraine.

June, ballerina di cabaret col sogno di fare l’attrice era rimasta incinta a soli 17 anni. Una gravidanza fuori dal matrimonio e decisamente sconveniente in quegli anni. La ragazza decise allora di affidare il bimbo ai suoi genitori che lo crebbero come se fosse figlio loro, decidendo di non rivelargli nulla a proposito della vera madre.

Chi sia il padre del divo, rimane ancora un mistero.

Qualcuno ipotizza che si tratti di Edgar Kirschfeld in arte Eddie King, compagno di ballo di June soprattutto per la spaventosa somiglianza tra il piccolo Jack e il giovane ballerino. Ma è stato Don Furcillo-Rose, cantante ed ex fidanzato di June a rivendicarne la paternità, anche se Nicholson non ha mai accettato di sottoporsi ad alcuna prova per verificare tale ipotesi.

L’attore infatti sembra essere stato sempre poco interessato all’argomento. Oggi vive ancora nella celebre “Bad Boy Drive” aka Mulholland Drive a Beverly Hills, California. La strada è soprannominata così perché tra i suoi abitanti ci sono gli ex cattivi ragazzi di Hollywood: Warren Beatty, Jack Nicholson e il compianto Marlon Brando.

Non ha mai avuto un cellulare e crede ancora in una delle sue più celebri frasi: “L’America sta diventando una piatta società di vegetariani, astemi e puritani. Io credo nella carne rossa, nel vino e nelle donne.