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Intervista all’attore Luca Gatta!

Buongiorno Luca! Come è nata la tua passione per la Settima Arte?

Buongiorno a voi di JaMovie e ai vostri cortesi lettori, e grazie di cuore per la cortese intervista. La mia passione per il cinema nasce da giovanissimo, grazie a mio padre grande appassionato di film di vario genere. Insieme passavamo serate intere davanti alla televisione a guardare le pellicole di un tempo. Quindi si può facilmente intuire quanto sia gratificante per me essere riuscito a farne la mia professione.

Ci puoi parlare dei tuoi studi di recitazione e di doppiaggio e delle tue esperienze lavorative nel doppiaggio?

Certamente! Ho iniziato a studiare recitazione a 18 anni, in una piccola casa di produzione  milanese che si chiamava “Vidivideo”, ci andavo ogni sabato e proprio lì ho iniziato ad imparare i primi rudimenti di dizione e teatro. L’insegnante era Gianni Cajafa, bravissimo attore napoletano scomparso qualche anno fa. Successivamente mi sono trasferito a Roma (tappa obbligata per chi volesse fare questo mestiere), dove ho frequentato per due anni la “Starline”, un’agenzia di spettacolo che organizzava corsi di recitazione, sotto la guida del noto attore Enio Drovandi. E’ proprio grazie a lui che ho cominciato a fare i primi lavoretti importanti nello spettacolo.

Per quanto riguarda il doppiaggio, la cosa è arrivata un po’ tardi e risale ad una decina d’anni fa. Mi sono iscritto ad una valida scuola del settore e ho imparato da due mostri sacri di questa nobile arte, Roberto Pedicini e Christian Iansante. Da allora ho fatto molte esperienze e doppiato moltissimi personaggi in cortometraggi, film, web serie, fino ad arrivare al 2012, anno in cui ho aperto, in società con un collega, una sala di doppiaggio a Brescia, nella quale mi occupo delle direzioni e presto la mia voce ad innumerevoli prodotti.

Hai lavorato molto in tv. Ci puoi raccontare di queste tue esperienze?

In tv ho cominciato giovanissimo, a vent’anni conducevo già un programma in una piccola televisione bresciana e successivamente sono apparso in alcune trasmissioni nazionali, il che mi ha dato la possibilità di lavorare a stretto contatto con il compianto Alberto Castagna, grande professionista e persona squisita. Sempre per la tv ho recitato in molti spot pubblicitari per Rai e Mediaset e abbastanza spesso mi capita di lavorare per il programma di Italia Uno, Le Iene. Attualmente conduco, assieme ad altri validi professionisti, il varietà “Zanzaro”, in onda la domenica sera su RTB (Rete Brescia).

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Sei stato conduttore in una serie di programmi radiofonici…

Sì, ho avuto la fortuna di lavorare in radio, esperienza meravigliosa che porto avanti ormai da diversi anni. Ho cominciato con una piccola web radio, per poi passare ad una realtà un pochino più grossa. Attualmente conduco un programma goliardico che si chiama “Area 51”, in onda su Radio 51, emittente radiofonica della mia città e spesso affianco il comico Andrea Catavolo facendo il disturbatore all’interno del suo programma, sulle frequenze di Radio Studio Più.

Non ti sei fatto mancare nulla, sei stato anche attore teatrale, già a partire dagli anni 90…

Posso dire che il teatro ha sempre avuto una fortissima attrattiva su di me, e già da giovanissimo calcavo le tavole dei palcoscenici mettendomi alla prova con spettacoli decisamente non facili. Per citarne alcuni: “Lo Zoo di vetro” di Tennessee Williams, “Chi ha paura di Virginia Wolf” di Edward Albee, “La domanda di matrimonio” di Checov, e molti altri. Credo che il teatro sia una tappa obbligata per un attore. Ormai troppo spesso vediamo recitare nelle fiction italiane personaggi che il teatro nemmeno sanno cos’è, e che calcano i set solo perché famosi o reduci da qualche reality. Purtroppo poi i risultati si vedono.

Cominciamo a parlare di una delle tue tante partecipazioni alle web serie italiane citando LINKS di Giorgio Pastore. Nasce da qui la tua collaborazione con Pastore?

Giorgio, oltre ad essere un ottimo regista, è un caro amico. Ci siamo conosciuti proprio grazie al casting che aveva indetto per Links. Da quel momento ho recitato in quasi tutte le sue produzioni. Siamo un po’ come Tim Burton e Johnny Depp. Links è un ottimo prodotto, una web serie di fantascienza che vanta al suo attivo 2 stagioni e un lungometraggio attualmente in post produzione.

Narra le vicende di una ragazza che entra in possesso di una chiave, la quale nasconde al suo interno un segreto da svelare. Non vi dico altro per non fare troppi spoiler. Io interpreto uno dei tre protagonisti, il dottor Nikolai Vardoz, uno scienziato un po’ pazzo e sempre ironico e sarcastico. Una sorta di Doc Emmett Brown di Ritorno al Futuro, mescolato con un po’ del Doctor Who di David Tennant. Per chi volesse vedere le prime 2 stagioni, si trovano tranquillamente su youtube.

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Sei nel cast di THE REAPING di Roberto D’Antona, una serie tv attesissima…

“The Reaping” è decisamente uno dei prodotti migliori al quale abbia partecipato, una serie completa e magistralmente scritta, valorizzata dalla regia di Roberto D’Antona che interpreta anche uno dei protagonisti. Lavorare con Roberto è stato bellissimo, è una cara persona con una mano registica veramente notevole. Capace di mettere a proprio agio gli attori come pochi e, soprattutto, capace di dirigere a livello recitativo, essendo anch’egli un bravissimo attore. Nella serie interpreto Don Mario, un malavitoso che darà del filo da torcere ai protagonisti. Consiglio vivamente di tenere d’occhio questo prodotto perché sarà sicuramente un successone.

Sempre nel 2016, partecipi ad un’altra serie di culto, MARIOTTIDE!

E qui si passa alla comicità. “Mariottide” è una serie televisiva mandata in onda dalla piattaforma di Infinity e diretta da quel gran genio di Maccio Capatonda. Nella serie ho un piccolo ruolo. E’ stato davvero divertente lavorare con Maccio, è un regista meticoloso e attento ai dettagli e lavorare con lui significa lavorare in allegria. Quel set è stato il ricettacolo di grandissime risate.

Tornando un attimo indietro nel tempo, nel 2012 partecipi alla serie FREAKS di Deejay Tv…

Posso dire che “Freaks” sia stata la mia prima volta in un prodotto di così grande rilievo mediatico. Parliamo di una serie televisiva andata in onda la domenica in prima serata, che ha riscosso degli ascolti altissimi. Grazie a Freaks ho potuto lavorare a fianco di Guglielmo Scilla e Claudio Di Biagio, notissimi youtuber diventati famosi grazie ai loro video virali. Qui interpretavo un cattivo di nome Alberto, una specie di zombie vivente che aveva il compito di uccidere i protagonisti. Cosa che ad un certo punto gli riesce, dato che negli ultimi episodi uccide Viola, uno dei personaggi principali.

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Nel 2015 hai partecipato ad una serie tv di Rai Tre, NON UCCIDERE. Che tipo di esperienza è stata?

Diciamo che è stato molto gratificante. “Non Uccidere” ha avuto un notevole successo e continua ad averne, e parteciparvi ha sicuramente portato notevole lustro alla mia carriera. Qui interpreto un giornalista troppo zelante che assilla i personaggi accusati del delitto, e che per questo non viene visto di buon occhio. Potendo scegliere, preferisco sempre lavorare in produzioni un po’ più piccole e indipendenti, in cui si trova sicuramente molto calore e dove le emozioni per ciò che si sta creando sono tangibili. Ma comunque non dico mai di no ad una serie importante, ci mancherebbe altro. Se il grande pubblico apprezza il nostro lavoro, è proprio grazie ai prodotti in onda sulle reti nazionali.

Passando ora alle tue esperienze cinematografiche, hai recitato in una miriade di cortometraggi. Quale tra questi ti è rimasto nel cuore?

Recitare nei cortometraggi è una cosa che adoro!! I cortometraggi permettono all’attore di tenersi in allenamento e devo dire che molti sono delle vere e proprie opere d’arte. Dire quale mi è rimasto nel cuore non è facile, anche perché credo di averne girati una trentina, e quindi alcuni non li ricordo. Giusto per menzionarne un paio: ho amato molto recitare in “Cagliostro”, un corto dell’amico Giorgio Pastore in cui interpreto un personaggio (quello del titolo) caratterialmente opposto a me.

Ottimo banco di prova perché, come diceva sempre uno dei miei Maestri: “l’attore deve riuscire ad essere altro da se stesso”. Un altro a cui sono molto legato è “La Statura dello Stato”, cortometraggio goliardico e satirico, diretto dal bravissimo giovane regista mantovano Giovanni Nodari che, con questo prodotto, ha ricevuto diversi riconoscimenti anche a livello internazionale. E poi tantissimi altri.

Nel 2013 fai parte del cast de L’ULTIMA LUNA, film sulla droga, tra l’altro recensito da me recentemente…

Mamma mia… “L’Ultima Luna” è stato davvero un lavoro molto complesso da realizzare. Le riprese sono durate molti mesi, anche a causa della poca professionalità di alcuni attori presenti sul set (di cui non farò i nomi nemmeno sotto tortura!!). Fortunatamente il regista, Alberto Moroni, riusciva sempre a mettere d’accordo tutti e a relizzare le scene contro ogni aspettativa. Il risultato è un bel film con un messaggio sociale importante, in cui interpreto “Il Ratto”, anche qui un malavitoso che detiene l’esclusiva per lo spaccio di sostanze non certo lecite.

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Ci puoi dire qualcosa del film SIBYLLE? Una produzione tedesca se non sbaglio…

Ecco, questo è stato divertente, che riferito ad un film drammatico come “Sibylle” può suonare male. In questo film non ho battute, interpreto un consulente che non parla mai e che fa da braccio destro ad un cattivo. Ora, non chiedermi la trama del film perché non l’ho minimamente capita. So solo che le mie pose le abbiamo girate tutte in una notte e che il film era interamente in lingua tedesca. Quindi recitavo con attori di cui non capivo la lingua. Spero sia venuto bene, ma non ne ho idea.

Hai lavorato anche con Neri Parenti!

Lavorare con questo mostro sacro e padre dell’attuale commedia italiana è qualcosa che non si dimentica!! Nel 2014 ho girato con lui il suo cinepanettone di natale dal titolo “Ma tu di che segno 6?”, ed è stata un’esperienza magnifica. Ricordo che era luglio e faceva un caldo allucinante, eravamo a Roma e ogni passo costava fatica. C’erano circa quaranta gradi. Neri è un regista magnifico, che dirige gli attori in modo  attento e soprattutto sempre con il sorriso sulle labbra. Una bella persona che sa mettere a proprio agio tutti. Mi è rimasto decisamente nel cuore.

In MILANO TREMA ANCORA di Franz Rotundo fai la parte del rapinatore, giusto?

Giusto! Tanto per cambiare ancora un cattivo. Questo film è stato  quello che si definisce un azzardo ben giocato, nel senso che Franz Rotundo (ottimo regista) ha cercato di riportare sul grande schermo un genere molto in voga negli anni ’70, che veniva definito “poliziottesco”. Nel film c’è tutto: inseguimenti, sparatorie, mistero, e la giusta dose d’ironia tipica proprio di quel genere. Io interpreto un lestofante che rapisce un bambino e successivamente chiede il classico riscatto. Naturalmente non finirà bene per me.

Quali sono i film italiani che ti sono piaciuti di più negli ultimi anni?

In merito al cinema italiano non sarei così disfattista come va di moda oggi. Diciamo che ci sono registi e attori che apprezzo e altri meno. Per esempio: ho sempre avuto un’ammirazione particolare per Carlo Verdone, sia come attore che come regista; mi piace molto Kim Rossi Stuart, che dopo gli inizi poco edificanti della sua carriera, penso sia diventato molto bravo e molto credibile come artista; così come Alessio Boni, Filippo Timi, il sempreverde Michele Placido, e molti altri ancora. E poi ti confesso, e lo confesso ai lettori del vostro magazine, io adoro Sergio Castellitto. Secondo me un vero grandissimo artista di straordinario talento.

Pollice verso, invece, per quanto mi riguarda, per la moda attuale di far fare cinema a chi ne capisce poco. Soprattutto ai cabarettisti uscenti dai vari programmi televisivi che credono di fare buon cinema. osa che naturalmente non è. Devo fare nomi?? E, per rispondere alla domanda, i film italiani che ho adorato ultimamente sono “Suburra”, con uno strepitoso Pier Francesco Favino e “Perfetti Sconosciuti”, con l’immenso Marco Giallini.

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Sappiamo che hai aperto la SCUOLA DI DOPPIAGGIO BRESCIA. Che cosa è?

La “Scuola di Doppiaggio Brescia” è la prima e unica realtà didattica della zona, per quando riguarda il doppiaggio. E’ una scuola in cui teniamo corsi di dizione, recitazione e doppiaggio. Particolarità dei corsi è che vengono svolti all’interno di una vera sala di doppiaggio e questo permette all’allievo di cimentarsi in modalità lavorativa. Siamo sul territorio dal 2012 e alcuni dei nostri allievi ora stanno muovendo i primi passi in questa professione.  E di questo ne siamo orgogliosi. Comunque per tutte le informazioni è possibile consultare il sito: www.scuoladoppiaggiobrescia.it

Progetti futuri?

Per ora con il cinema sono un po’ fermo. Mi sto dedicando più che altro al doppiaggio, alla radio e alla tv. Ma circolano già delle voci che parlano del mio coinvolgimento nella seconda stagione di “The Reaping”, quindi… rimanete in attesa.