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Intervista al regista Angelo Di Noia!

Buongiorno Angelo! Con quali film e in che periodo della tua vita nasce la passione per il cinema?

Buongiorno Massimo. La mia passione per il cinema praticamente è cresciuta con me da sempre. Ero ancora un bambino quando nella videoteca di mia cugina fissavo quella stanza oscura dove si nascondevano vhs horror vietate ai minori. Riuscii poco dopo a metterci le mani sopra. Tra paura e amore capii che un giorno avrei raccontato tramite il cinema le mie storie, i miei incubi, i miei più oscuri desideri.

Hai una grande passione non solo per il cinema e la cultura horror, ma anche per le bambole maledette, o presunte tali, delle quali sei un grande esperto. Ci puoi raccontare qualcosa in merito?

Sono un grande appassionato di occulto e magia. Ho iniziato a collezionare oggetti maledetti, tra i quali tanti feticci e bambole. Difficile da credere, ma tutto quello che si racconta su questi oggetti è vero. Spesso mi sono ritrovato davanti a fenomeni paranormali. In particolar modo dinnanzi alle mie bambole, che spesso cambiano espressione, si muovono e fanno spostare oggetti. Realizzai un video con tantissime visualizzazioni da tutto il mondo su Youtube dove provo tutto quello che dico. Chiaramente la gente è libera di credere ciò che vuole.

Il tuo esordio alla regia è con “The evil doll”, o mi sbaglio?

Si, “The Evil Doll” è stato il mio primo cortometraggio ufficiale. Grazie a festival come The Reign of Horror mi diede la possibilità di farmi conoscere nel cinema indipendente. Ci furono tanti riscontri positivi per la sua carica trash e visionaria.

Nel biennio 2013/2014 ti scateni, girando tantissimi cortometraggi! Un periodo molto creativo per te. Ci puoi dire qualcosa, in particolare, di “Sospiri” e di “Non scendere giù in cantina”?

Dopo il successo di “The Evil Doll” sfornai un cortometraggio dopo l’altro, tra alti e bassi. “Sospiri” e “Non scendere giù in cantina” sono due espliciti omaggi al cinema sporco e violento degli Anni 70. Insieme ad attori non professionisti ci siamo divertiti tanto a girarli tra arte, risate e birra a fiumi.

L’anno dopo, tra i tanti, giri il corto trash “Morteman”, visualizzatissimo su Youtube, e che ti ha dato una certa notorietà nel sottobosco underground…

Dopo svariati corti girai (sotto consiglio del leggendario Zio Tolo, autore dello scioccante mondo-movie “Mondo Boiazzo”, uno dei cortometraggi più cult del cinema indipendente italiano), “Morteman”. Un film volutamente cosi sbagliato e senza senso da diventare un esperienza per lo spettatore veramente al limite della ragione umana.

Alcuni tuoi detrattori, soprattutto addetti ai lavori (da un pulpito spesso opinabile, per usare un eufemismo) ti accusano di essere il peggior regista italiano. La cosa mi sembra paradossale, visto che le tue opere sono volutamente trash…che ne pensi in proposito?

Si, i cosiddetti registi di Cinema “IMPEGNATO”. E tanta altra gente del campo dopo aver visionato i miei Lavori ha iniziato a sputare merda sul mio conto. Spesso con minacce e spesso gratuitamente. Ma devo dire che questo appellativo di “Peggior Regista Indipendente” non mi dispiace affatto in quanto mi ha reso ancora più popolare aumentando l’interesse dei media nei miei confronti.

“Doctor morte”: ci puoi dire qualcosa su questo tuo corto di recente produzione?

Tra manichini e bambole ogni tanto mi concedo sempre il tempo di girare video completamente privi di senso e sceneggiature che lasciano il povero spettatore inquietato e confuso. “Doctor Morte” ne è un esempio lampante.

Nella tua carriera di regista hai girato moltissimi brevi video senza firmarli e dare loro un titolo, usando la tecnica del found footage. Perché questa scelta?

Quello di girare video e diffonderli sul web totalmente anonimi inizio per divertimento. Mi è sempre piaciuto provocare la gente giocando tra finzione e realtà. Continuai a farlo soprattutto quando mi giunse all’orecchio che la gente era completamente scioccata  e continuava a sua volta a diffonderli ovunque.  Si dice che alcune persone, dopo la visione di alcuni miei video ormai perduti, diventò pazza. Probabilmente anche questa cosa rientra nelle leggende metropolitane. E a noi piace credere sia così.

Hai fatto un cameo in “Non nuotate in quel fiume” di Roberto Albanesi. Come è andata in quell’occasione?

Roberto Albanesi è sicuramente uno dei registi più innovativi e talentuosi del cinema indipendente horror italiano. Quindi sono veramente onorato che mi abbia chiamato per un cameo nel suo film, anche se per pochi secondi.  Mi disse all’epoca che era un fan del mio cortometraggio “Morteman”. Quindi, che dire?? Al cuor non si comanda.

In “Wild, la natura si ribella” c’è un omaggio ai vecchi film amatoriali degli anni 70/80…

“Wild, La natura si ribella” non è altro che un mega-polpettone di generi che spiazzano. Dal post-apocalittico allo sci-fi, fino ad arrivare all’horror con animalacci famelici. Tanta passione, con una frecciatina personale all’inquinamento atmosferico.

Nei tuoi corti sei un tuttofare: giri, reciti, monti, produci…so che sei anche uno scrittore…

Si. Praticamente sono l’Orson Welles del cinema trash. Curo praticamente tutto, dall’inizio alla fine, delle mie produzioni.

Ci puoi parlare di uno dei tuoi lavori più recenti, “Breakfast killer”?

“Breakfast killer” è un cortometraggio splatter dove omaggio in particolar modo il cinema artigianale di Herschell Gordon Lewis. Girando tra emittenti televisive e importantissimi festival il cortometraggio è diventato un vero e proprio cult tra gli appassionati di cinema horror. Tutto il resto è storia.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di essere un regista ultra-indipendente?

il vantaggio di essere un regista ultra-indipendente è che sei totalmente libero di esprimerti senza scendere a compromessi con nessuno. Gli svantaggi??? Non si vede un euro.

Quali sono gli horror italiani che ti sono piaciuti di più negli ultimi anni?

Perchè ,recentemente si girano ancora film horror per il grande schermo in Italia??!

Quali sono i tuoi cult horror preferiti?

Per elencare tutti i film che amo ci vorrebbe un eternità. Tanto per citarne qualcuno: “Angst”, regia di Gerard Kargl, con Erwin Leder, “The Texas Chainsaw Massacre” del 1974 di Tobe Hooper. E il cultissimo “Maniac” di Lustig,  con Joe Spinell.

In particolare, il tuo “evil doll movie” preferito?

Il mio doll movie preferito in assoluto è “Black devil doll from hell”.

A cosa stai lavorando in questo periodo?

Ultimamente sto lavorando ad una web serie sul paranormale che si discosta molto dalle mie precedenti opere. Grazie di cuore per questa piacevole intervista. Un grandissimo abbraccio.

 

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Redattore

Cinefilo incallito fin dalla tenera eta', collezionista di film e organizzatore di eventi di cinema e musica. ha organizzato 4 edizioni della "splatter holocaust night", festival di musica metal e corti horror; decine di concerti rock, punk e metal. Appassionato soprattutto di horror estremo, ma anche di film d'autore europei e della buona fantascienza; ha un debole per gli spaghetti western.