Home Speciale Interviste Intervista ad Andrea Marfori, il regista del mitico IL BOSCO 1!

Intervista ad Andrea Marfori, il regista del mitico IL BOSCO 1!

Buongiorno Andrea! Solita domandina banale per rompere il ghiaccio. Come è nata la tua passione per il cinema?

Ciao Massimo. Grazie dell’interesse nel mio lavoro. Quando ero ragazzo esistevano ancora i cineforum e non esisteva internet. Sulle vecchie sedie di legno di un cinemino è iniziata la mia passione per i films, soprattutto roba di genere, tipo i noir degli anni ’40 e l’espressionismo tedesco su cui ho anche fatto la mia tesi di laurea in Filosofia (titolo: “Murnau: l’Ombra e il Soffio dell’Aldilà”).

Hai studiato cinema?

Come ti accennavo ho preso la laurea in Filosofia a Bologna con indirizzo Estetico (Cinema), non D.A.M.S. In seguito ho fatto il Master al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma con indirizzo Regia e specializzazione in Montaggio.

Ci puoi parlare dei tuoi lavori pre-IL BOSCO 1?

Un documentario sull’Arena di Verona per RAI 3 nel 1981 e qualche cortometraggio, se non ricordo male…

Il 1988 è l’anno fatidico, quello de IL BOSCO 1! Come nasce questo progetto? Quali sono state le difficoltà incontrate a livello di set e produttivo?

Per tutta la storia della produzione del Il Bosco 1 rimando alla visione del documentario realizzato per il 25° anniversario del film. Lo si può trovare gratuitamente qui:

IL BOSCO 1 è stato considerato un caposaldo del trash italiano. Il film è stato distribuito con successo in America, grazie alla Troma, e in tanti altri paesi. Ed ha tuttora tantissimi fans, italiani e stranieri. Come spieghi l’enorme successo de IL BOSCO 1?

Meglio non spiegare. Comunque nel documentario qualche spiegazione viene tentata…

Per il venticinquesimo anniversario dell’uscita del film fai editare un dvd “special edition” a tiratura limitata de IL BOSCO 1. Ci puoi parlare di questo progetto-omaggio ai tuoi accanitissimi fans?

Il DVD celebrativo è stato stampato in 300 copie da collezione numerate singolarmente e firmate in originale. Sono state vendute quasi tutte e so che c’è già chi se le scambia sui siti per collezionisti. Quelle che rimangono si possono trovare sulla fan page di facebook che è questa:

https://www.facebook.com/EvilClutchBosco1Warehouse/

Due anni dopo IL BOSCO 1 giri PERDUTA, un film che purtroppo non ho mai visto. Ci puoi parlare di questa “misteriosa” pellicola?

Perduta è stata una produzione travagliata. La sceneggiatura originale che avevo scritto si basava su un fatto di cronaca molto torbido: l’omicidio di una minorenne nell’ambito dell’ambiente hippy di quegli anni. Un delitto che ha coinvolto persone molto “perbene” di una città della provincia padana. La mia idea prevedeva una ricostruzione dura sul genere del poliziottesco italiano che si era affermato negli anni ’70. Ma sono sopravvenute pressioni di ogni tipo sulla produzione che hanno stravolto tutta la storia portando ad una censura preventiva che ha reso il film completamente diverso da quello che avevo progettato io. Una cosa a cui qualche volta mi capita di pensare è che mi piacerebbe riprendere alcune delle vecchie sequenze del film e ri-raccontarle in prima persona. Un po’ come ho fatto nel documentario del Bosco 1. Tutto cio’ per ristabilire un certa qual verità storica sul progetto e ciò che avrebbe dovuto essere.

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Il 1993 è anche l’anno di IL RITMO DEL SILENZIO, un film poco conosciuto della tua filmografia, ma che reputo molto riuscito. E’ una produzione italiana, ma ha avuto anche un doppiaggio italiano? Ce ne puoi parlare? C’è un po’ di confusione intorno al RITMO DEL SILENZIO, e non molte informazioni a riguardo!

Anche per questo film mi piacerebbe fare una bella ri-edizione critica. Il film è una co-produzione fra Italia e Stati uniti. Il titolo americano è PORT OF CRIME o anche MAFIA DOCKS (con questo titolo è uscito il dvd inglese edito dalla Avatar Communications Ltd.). Spero ci sarà l’occasione di farlo conoscere meglio.

Nel film hanno recitato 3 attrici che ai tempi non lasciavano indifferenti i maschietti: Rena Niehaus, Traci Lords e Randi Ingerman…

Beh… Sì. Erano belle donne. Mi sono sempre piaciute le belle donne dentro ai films. Soprattutto dentro ai miei. Ai giorni nostri vorrei ricordare la bella e brava Erika Kamese con cui ho lavorato nel 2015 e, per il 2016, la russa Margareta Kuklina.

Nel 1993 sei anche executive producer di OLTRE LA NOTTE di Rosario Montesanti…

Quella è stata una delle mie esperienze nel campo della sola produzione. Ce ne sono state anche altre, ma preferisco parlare dei miei films.

Dal 1993 fino a pochi anni fa, con visibile sconforto dei fans, non giri più nulla. A cosa è stata dovuta questa lunga pausa?

In realtà ho girato moltissime cose in questi anni. Solo non ho fatto film horror. Come credo tu sappia sono stato regista televisivo, fra l’altro della prima serie di Un Posto al Sole  all’epoca in cui nel team dei registi c’era anche Gabriele Muccino. Poi ho fatto tanti documentari: In India, nei paesi dell’Est Europa e altrove. Fino a tempi recenti non c’era spazio per la vera produzione indipendente in Italia. La dittatura del cinema chiamato impropriamente d’autore non lasciava spazio ad alcuna forma di creatività autonoma. Bisognava saper aspettare. Ora i tempi stanno cambiando.

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Nel 2015 dirigi un cortometraggio, THE UNFORTUNATE LIFE OF GEORGINA SPELVIN CHAINED TO A RADIATOR, che a me, come sai bene, è piaciuto moltissimo, ma che in realtà ha “spiazzato” alcuni tuoi fans. Il corto è qualcosa di completamente diverso da IL BOSCO 1…

Ti ringrazio dell’apprezzamento. So che molti fans l’hanno trovato tanto diverso dal Bosco 1. Vorrei ricordarlo: c’è circa un quarto di secolo tra i due films. Non ti pare che dovessero essere sostanzialmente diversi?

Il 2016 è l’anno del ritorno con un lungometraggio, è l’anno di SOVIET ZOMBIE INVASION, produzione russa di Victor Boulankin. Ci racconti della genesi di questo progetto? C’è moltissima aspettativa intorno a questo film!

Il film non è un lungometraggio. E’ un episodio di 45 minuti basato sull’idea di fare una serie tipo Walking Dead russa. Quindi, essendo un episodio pilota, ha un finale aperto. E’ stato girato in inglese, ma ora la versione doppiata in russo sta uscendo a Mosca in un film a episodi con altri pezzi fatti da registi russi. Qui c’è il trailer:

E’ stato presentato alla stampa l’estate scorsa. Ha avuto buone recensioni ed è anche stato promosso in uno show tv del canale nazionale Russia 1. L’occasione in cui ho incontrato la produzione russa è stata quando il più importante festival horror russo, il Kaplya, mi ha assegnato un premio alla carriera.

Ora la solita domanda, anzi: “la regina delle domande”…quanto dovranno ancora aspettare i tuoi fans per vedere il seguito de IL BOSCO 1?

Il Bosco 2 è in produzione. E’ già stata girata quasi metà del film. Ci sto lavorando dal 2013, l’anno del 25° anniversario della produzione originale, e conto che possa vedere la luce per il 30° anniversario.

Quali sono i film italiani, horror e non, che hai apprezzato di più negli ultimi anni?

No, guarda, davvero! Non mi piacciono questo genere di classifiche. Non so, ho visto diverse cose interessanti. Mi pare che i ragazzi facciano cortometraggi piuttosto belli..

Al di là del seguito de IL BOSCO 1, hai altri progetti in cantiere per il futuro?

Dalla Russia con amore…scherzo! Ma con il produttore Boulankin stiamo pensando a qualcosa per il 2017. Questa volta giriamo in russo e sarà un lungometraggio.

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Redattore

Cinefilo incallito fin dalla tenera eta', collezionista di film e organizzatore di eventi di cinema e musica. ha organizzato 4 edizioni della "splatter holocaust night", festival di musica metal e corti horror; decine di concerti rock, punk e metal. Appassionato soprattutto di horror estremo, ma anche di film d'autore europei e della buona fantascienza; ha un debole per gli spaghetti western.