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Interceptor

Correva l’anno 1979 quando un giovane regista australiano scrisse e diresse con poche migliaia di dollari un film destinato a rimanere nella storia del cinema, Il B-Movie per eccellenza, il cult dei cult: “Mad Max” da noi uscito con il titolo di “Interceptor“.

In un futuro post apocalittico l’Australia è dominata da bande di teppisti motorizzati, criminali psicopatici che guerreggiano contro i pochi tutori della legge rimasti, motorizzati anche loro. Max Rockatansky, è un giovane agente scelto appartenente a questo nuovo corpo di polizia. Dopo l’uccisione del suo amico e collega egli è intenzionato a dimettersi ma, quando all’improvviso, gli vengono massacrati moglie e figlio si traforma in Mad Max il vendicatore si mette a caccia dei criminali e li elimina ad uno ad uno, rivelando lui stesso una selvaggia violenza non inferiore a quella dei suoi antagonisti.

Bella gente
Bella gente

Comunemente catalogato sotto il genere “science-fiction”, tolta l’ambientazione di una desolata Australia  post-apocalittica, il film ha sorprendentemente poco in termini di fantascienza. É più un western postmoderno, un atipico film d’azione, una tragedia totalmente priva di umorismo e caratterizzata da una selvaggia violenza. Una mescolanza di tutti questi generi messi assieme sapientemente da un vorticoso e dinamico montaggio che non lascia un attimo di tregue allo spettatore.

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L’azione e i motori sono i veri protagonisti di questo violentissimo cult cyberpunk girato a mille all’ora. “Mad Max” appunto si svolge con un’energia enorme la quale è la sua stessa essenza. Particolarmente entusiasmante è l’apertura con inseguimento ad alta velocità con auto che passa attraverso un caravan sventrandolo abbattendosi su altri veicoli… Come non dimenticare poi la scena della lenta rivelazione di Max: le inquadrature di stivali, guanti, uniforme in pelle e occhiali scuri si trasformano nell’immagine del vero duro. Soltanto in seguito la macchina da presa passa ad inquadrare il viso, di un imberbe e debuttante Mel Gibson, dai tratti quasi adolescenziali.

Può risultare grezzo e datato ok, ma se proprio vogliamo è proprio questo il suo punto di forza, nell’essere grezzo, un B-Movie tirato a lucido che ha fatto storia, che ha aperto un’era, che ha trasformato uno sconosciuto Mel Gibson in una star.

Dopo “Interceptor” George Miller ha diretto altri due seguiti: “Mad Max 2: Il Guerriero della Strada” del 1981 e “Mad Max Oltre la sfera del tuono” del 1985. Le voci di un nuovo quarto Mad Max si sono insistentemente avvicendate per oltre due decenni e finalmente nel 2012 queste voci sono divenute realtà. Uscirà nei prossimi giorni infatti “Mad Max:Fury Road” con protagonista nell’iconico ruolo di Max Rockatansky uno dei migliori attori contemporanei, l’inglese Tom Hardy. E, come si suol dire in questi casi: “se son rose fioriranno”…. Da quello che possiamo vedere oggi dal trailer… Diamine se saranno rose!

 

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Chief editor e Co-fondatore

Cresciuto a massicce dosi di cinema, fin da giovane età veniva costretto dal padre a maratone e maratone di Spaghetti-Western. Leggenda narra che la prima frase di senso compiuto che uscì dalla sua bocca fu: “Ehi, Biondo, lo sai di chi sei figlio tu? Sei figlio di una grandissima……” Con il passare del tempo si è evoluto a quello che è oggi: un cinefilo onnivoro appassionato di cinema in ogni sua forma che sia d’intrattenimento, d’autore o l’indie più estremo. Conteso da “Empire”, “The Hollywood Reporter”, “Rolling Stone”, ha scelto Jamovie perché, semplicemente, il migliore tra tutti.