Home Rubriche Outsider Il segreto di Ozon: Una nuova amica – (2014)

Il segreto di Ozon: Una nuova amica – (2014)

Dopo il suo ultimo film “Giovane e bella” in cui la protagonista Isabelle si concedeva per noia e apatia a uomini maturi, ecco tornare dietro la macchina da presa il regista Francois Ozon con la sua ultima pellicola “Una nuova amica”.
Siamo sempre in Francia, e la protagonista è la giovane Claire, che ancora scioccata dalla prematura morte della sua amica Laura decide, memore di una antica promessa fatta all’amica ancora in vita, di prendersi cura della sua piccola figlia Lucy e del marito David. L’uomo porta con sè però un segreto che sarà proprio Claire a scoprire, un segreto che inizialmente la ragazza si rifiuta di accettare ma che poi la vede diventare complice di David stesso.

02 Una nuova amica

Vivere a pieno questa cosa per entrambi e mantenerla nascosta però all’ambiente esterno, nonchè al marito di Claire, Gilles, non sarà affatto facile, ed avrà come ogni segreto anche i suoi risvolti problematici.
L’ultimo film di Ozon strizza un po’ l’occhio a lavori passati di Almodovar, trattando sia il tema della gender – culture delle maggiori pellicole di successo del regista spagnolo e quelli più recenti dalle tinte più noir/thriller come “La pelle che abito” risultando tutto sommato un buon lavoro che cerca di mettere in risalto quanto possa essere labile il modo di vedere e sentire la nostra sessualità. Un “egoismo sessuale” portato quasi allo stremo nel concetto che ci fa affermare “devo essere questo perchè io in realtà sono questo”.
Il regista gioca su questa labilità dall’inizio alla fine del film, e lo fa aiutato dall’ottima prova di Romain Duris e dalla più che buona recitazione della rossa Anaïs Demoustier.

03 Una nuova amica

Forse il tema delicato della gender – culture che era ben approfondito nei film di Almodovar qui non ha sicuramente lo stesso spessore e viene trattato forse con un tono più delicato e a volte quasi come un gioco, in pieno stile francese,  anche se durante la storia abbiamo comunque dei momenti molto forti come la scena della canzone “Je suis femme” che rimane una delle più belle di tutto il film.
L’ambientazione borghese rimanda sia alla Francia attuale che al periodo anni 50 – 60 e durante tutta la storia è sempre presente un buon livello di tensione, quella sensazione che fa presagire che qualcosa sta per accadere che si sviluppa più volte durante lo svolgersi dei fatti.
Non urlando al capolavoro sicuramente “Una nuova amica” ha superato il livello dell’ultimo lavoro del regista francese “Giovane e bella”, rialzando l’asticella e portandola al livello del piacevole e convincente “Nella casa” con Fabrice Lucchini.
L’attore Duris è stato l’unico ad essere nominato per un premio agli ultimi premi César 2015 (gli Oscar del cinema tansalpino) non riuscendo però a vincere il premio come miglior attore, assegnato al più giovane Pierre Niney per “Yves Saint Laurent”.