M. Night Shyamalan è il regista dell’ imprevedibilità, colui che gioca a ribaltare le situazioni e le dinamiche.
I suoi capolavori confondono gli spettatori trascinandoli in una marea di dubbi e domande, una continua attesa alimentata da tensione. Con Trap rimarrete come me fino alla fine con il cuore in gola, una ricerca infinita di risposte e suspense.
Il concerto di Lady Raven (Saleka Shyamalan, figlia del regista), una cantante con una voce così bella e delicata da sembrare un angelo.
Incanta le sue giovani fan con look mozzafiato come una vera dea. Infonde speranza, gioia ed emoziona.
Cosa potrebbe mai accadere?
L’edificio è circondato dall’ FBI, è una caccia all’uomo: il MACELLAIO (Josh Hartnett).
Si nasconde così bene tra la folla, un uomo che non farebbe male ad una mosca ma nel suo vero Io è uno psicopatico e un assassino.
Josh Hartnett lo incarna alla perfezione. Un uomo bello, affascinante e gentile.
Ha un sorriso ipnotico, seducente, ma anche sadico e inquietante.
Un marito e padre premuroso.
Accompagna la figlia (Ariel Donoghue), fan che adora Lady Raven, ma non sa cosa gli aspetta.

Trap trascina il pubblico, partecipe sin dai primi minuti, in una corrente di ansia.
La ricerca disperata di una via di uscita e allo stesso tempo di una cattura. M. Night Shyamalan colpisce ancora ma con un’atmosfera diversa, un edificio, un vero concerto. E fa riflettere.
Possiamo fidarci del nostro vicino di casa o collega di lavoro? È solo l’apparenza quello che conta?
Molto spesso facciamo solo finta di non vedere e puntare il dito verso stereotipi o pregiudizi solo perché siamo alimentati da cattiveria, solitudine e puro egoismo.
Il male si nasconde nel profondo più profondo dell’inconscio. Lucifero, il diavolo, era l’angelo più bello del Paradiso diventato poi il Re degli inferi e dei dannati.
Il nostro “padre premuroso” riuscirà a scappare e a mantenere segreto il suo lato malvagio?
Da quale parte sarete trascinati?
L’arresto: il bene che vince sul male.
Oppure ammaliati dalla sua bellezza nel vostro profondo, nascosto inconscio, la speranza di fuga del MACELLAIO?