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IL CORTOMETRAGGIO di Maurizio Failla

Due giovani amici, un regista ed un attore, si incontrano a casa del primo per decidere il prossimo cortometraggio da girare. I due però non si trovano d’accordo su molti aspetti del nuovo progetto, e cominciano a discutere animatamente…

L’esperto regista maceratese Maurizio Failla è noto nell’underground italiano per aver girato tantissimi corti nell’arco degli ultimi 20 anni, tra i quali il piccolo cult “Scars wars”. Ha vinto molti premi in giro per l’Italia. L’ultimo premio, in ordine di tempo, l’ha vinto proprio nel 2017, con “Il cortometraggio”, al Festival Intercomunale di Cinema Amatoriale, che si svolge annualmente in provincia di Brescia. Oltretutto non è la prima volta che Failla riceve un premio dagli organizzatori bresciani. La storia, molto semplice, è puro e ironico metacinema.

Leonardo Gasparri interpreta il regista Failla. Gianluca Ercoli, attore, interpreta un personaggio con il suo stesso nome (Jamovie ha intervistato il poliedrico artista Ercoli proprio qui). I due si danno appuntamento nella cucina della casa del regista, e cominciano a discutere del nuovo progetto cinematografico. Che poi non sarebbe altro che “Il cortometraggio”. Cinema nel cinema, insomma. La piccola opera di Failla dura solamente 5 minuti e si svolge interamente in cucina, con i due attori sopracitati.

Poche inquadrature, fotografia essenziale. “Il cortometraggio” si basa interamente sui divertenti ed intelligenti dialoghi della coppia di protagonisti. Protagonisti che si trovano perfettamente a loro agio nelle parti (che, immaginiamo, abbiano vissuto più di una volta nella vita reale…). La sceneggiatura di Failla ci restituisce uno spaccato molto verosimile dell’ambiente e della situazione attuale del cinema ultra-indipendente italiano. La voglia di emergere, il lavorare sempre a zero budget, le poche idee ma spesso confuse, le raccomandazioni dei festival, il voler imitare modelli cinematografici stranieri troppo “alti”. E chi più ne ha più ne metta. L’atmosfera che si crea nella cucina del regista non è quella della critica pungente, ma piuttosto quella di un’ironia “leggera” ed incalzante.

Un’ironia che funziona, che ci tiene curiosamente incollati allo schermo ad ascoltare i dialoghi di questi personaggi. Due irresistibili “losers” in cerca di un’idea, una scintilla, un qualcosa che li possa far emergere artisticamente dal pantano dell’anonimato. Il loro è un “parlarsi addosso” brillante e coinvolgente, mai noioso e compiaciuto. Per molti addetti ai lavori del cinema indipendente italiano sarà molto facile immedesimarsi in Ercoli e Failla/Gasparri. Quasi alla fine del corto i due ipotizzeranno l’iscrizione della loro operetta al Festival Intercomunale di Cinema Amatoriale. Nella vita reale lo vinceranno proprio quest’anno. “Il cortometraggio”: un’opera originale e spassosissima, da non perdere!