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IL CONTRATTEMPO di Mario Garofalo

Aurelio Brancati, professore di psicologia, è un cinquantenne da poco separato dalla moglie. Un pomeriggio parte per un piccolo borgo di montagna, alla ricerca di una porcellana Meissen da collezione, ma la sua auto si rompe. Data l’ora ormai tarda, Brancati si trova costretto a passare la notte presso un agriturismo del luogo, a ridosso di un lago, gestito da tre affascinanti ragazze… (da Cinemaitaliano.info)

“Il contrattempo” è un thriller-fantasy del 2008 diretto da Mario Garofalo, regista di molti corti, programmi tv, documentari e videoclip, ma anche di lungometraggi (“Ainom”, “Madeleine”). L’opera prima di Garofalo nella sinossi ricorda da vicino il cult seventies di Tonino Cervi, “Il delitto del diavolo (Le regine)”, ma anche, va detto, i mitici sceneggiati RAI degli anni 70/80 (soprattutto nello stile di regia e fotografia). Pur essendo un’opera indipendente, “Il contrattempo” è impeccabile in ogni comparto tecnico. In particolare si notano la bella fotografia, le location affascinanti e azzeccatissime, la cura quasi maniacale delle scenografie e degli interni.

Notevole l’interpretazione del protagonista, Carlo Deprati, molto meno invece il resto del cast, non all’altezza del viscido e furbetto professore universitario. Il film, pur essendo legato ad un certo modo di fare cinema del passato, è attualissimo. Infatti va a toccare argomenti e scandali simili a quelli accaduti negli ultimi tempi, come il caso Weinstein-Argento.

Pur essendo presente una morale ben definita (e in parte discutibile), nel film di Garofalo i personaggi (compresa la giovane vittima) sono in qualche modo tutti marci e ipocriti, specchio perfetto di una società malata di arrivismo ed opportunismo. Il finale, magari non originalissimo, strizza volutamente l’occhio in modo affettuoso ai “the end” delle pellicole nostrane degli anni 70. “Il contrattempo” è un buon film mystery d’atmosfera, felicemente indeciso se intraprendere la strada del thriller o del fantasy e che, poco a poco, senza fretta alcuna, svela le sue carte. Da recuperare.