Dopo Diamanti grezzi (Uncut Gems) di Josh e Benny Safdie, opale nero del cinema indipendente made in USA, Adam Sandler torna a parlare di basket.
A differenza dai toni noir di Uncut Gems, questa nuova pellicola Netflix, ha l’appeal leggero e l’enfasi tipica dell’epopea sportiva e del filone sport-drama cui si inseriscono pellicole come Coach Carter con Samuel L. Jackson e il più recente Tornare a vincere con Ben Affleck.
Hustle racconta la storia di un outsider dell’NBA ai giorni d’oggi. Un drop out rimasto ai margini della ribalta, che ha sacrificato, se stesso e la famiglia per amore del gioco.
Stanley Sugarman (Adam Sandler) è un ex giocatore di pallacanestro, osservatore per i Philadelphia 76ers che scopre casualmente in un campetto di non professionisti spagnoli, un “diamante grezzo”. Un giocatore pazzesco, potente e potenzialmente da NBA (Juan Hernangómez, che è realmente un giocatore professionista). Stanley davanti a questo “unicorn, mythical creature”, si espone in prima persona e davanti al rifiuto del proprietario giovane e saccente (Ben Foster) della sua squadra, decide ti portarlo lo stesso negli States ed allenarlo in vista della NBA Draft Combine, una vetrina per i talenti nascosti di questo sport.
Tutto quello che succederà dopo, è abbastanza prevedibile e il film viaggia sulla falsariga dei canoni narrativi del genere, scivolando anche a causa di alcune evidenti indecisioni nella sceneggiatura.
Ma ciò che colpisce maggiormente di questa pellicola è l’aderenza alla realtà, che permette un’immersione credibile (apprezzabile soprattutto per chi ha dimestichezza con l’NBA). A ciò si uniscono anche le performance attoriali tutte. Queen Latifah nei panni della moglie di Stanley, Robert Duvall nel piccolo ruolo del mentore e il solito Ben Foster.
Ma è soprattutto Adam Sandler a rubare la scena.
Il suo aspetto giovanile, divertente e “cazzaro” del suo passato comico/demenziale, ha da tempo lasciato lo spazio ad un volto tumefatto dagli schiaffoni esistenziali che lo rendono perfetto per interpretare questi personaggi maltrattati dalla vita.
La sua crescita come attore era già palese 20 anni fa grazie al gioiello di PTA Ubriaco d’amore (Punch-Drunk Love). Raffinato interprete di pellicole più serie, rispetto ai suoi standard, come Funny People, Sandy Wexler The Meyerowitz Stories e il già citato Diamanti grezzi, in Hustle Sandler raggiunge probabilmente la sua maturità.
La libertà produttiva di Netflix ha giovato molto alla sua carriera. Con Hustle Sandler confeziona una deliziosa pellicola sportiva molto intima e sentita. Un prodotto ottimo per la famiglia, se si esclude un linguaggio a volte un po’ troppo colorito. Ma anche questo fa parte del gioco.