Difficile recensire questo film cercando di evitare ogni riferimento a passaggi cruciali riguardanti la pellicola, ma ci proviamo…
A Fincher piace spiazzare lo spettatore, è la sua attività preferita e lo fa praticamente da sempre, da “Seven” fino a “Zodiac”, atipico thriller, ma qui supera a dir poco se stesso.
Amy e Nick sono sposati da cinque anni. Belli, colti, ricchi, hanno lasciato New York per la provincia del Missouri per cercare di ricostruirsi una vita. Ma ben presto questa coppia da sogno esplode. E lo fa fragorosamente. SPOILER! Un giorno infatti Amy sparisce. Lui va dalla polizia. La polizia scopre molte cose che non quadrano… Dov’è finita quella bella giovane donna newyorkese, colta e raffinata? Cos’è davvero successo?
Cosa c’è dietro a tutta questa complessa vicenda David Fincher ce lo spiega in 145 imperdibili minuti.
Perfetta è la scelta del cast, se Ben Affleck fa il suo ed è perfetto per la parte per via di quella sua faccia da bamboccione è Rosamund Pike il valore aggiunto del film. Amy Dunne è il classico ruolo della vita: bella, elegante, colta, terrificante, glaciale… “Hitchcockiana”.
Appunto Gone Girl è il film più hitchcockiano del suo regista, C’è un uomo comune SPOILER! su cui ricadono tutti i sospetti e c’è una donna che è vissuta due volte (?).
Forse non è il migliore film in assoluto di Fincher ma Gone Girl rimane di un livello nettamente sopra la media. Un film inclassificabile, impossibile da racchiudere in un genere.
È un complesso e raffinato thriller, che mette a disagio, con qualche spruzzata di humour nero e una scena splatter impossibile da dimenticare.
È un’aspra critica al mondo dei media, di come si sono sostituiti alle aule di tribunale, manipolando drammi umani dando in pasto all’opinione pubblica semplici persone comuni per ottenere un’po’ più di share. (Barbara d’Urso docet.)
È una cinica considerazione sul matrimonio.
E tutte queste fila sono tenute insieme da David Fincher con una maestria e intelligenza unica, che solo i grandi autori possiedono.
P.S: Nota finale per l’immagine promozionale scelta per pubblicizzare il film… A dir poco geniale.