E’ decisamente una giornata “no” per Rachel (Caren Pistorius), giovane madre da poco divorziata e che deve accompagnare suo figlio Kyle (Gabriel Bateman) a scuola.
In una vecchia Volvo scassata la donna cerca di evitare il traffico di New Orleans, ma le cose non vanno come previsto e a causa dell’ingorgo Rachel perde la sua miglior cliente e anche la campanella del piccolo Kyle. Davanti ad un semaforo verde un Suv sembra piantato e/o distratto. Rachel, nervosa e frustrata per la pessima mattinata, non si limita ad una suonata di cortesia, ma si sfoga col clacson sul guidatore della mastodontica auto. Pessima scelta per la donna, ignara del fatto che al volante dell’auto c’è Tom Cooper (Russell Crowe), uomo violento a cui la vita ha tolto da tempo la ragione. Tom decide di far passare alla donna una reale giornata no, trasformando un normale battibecco stradale in un vero e proprio incubo.
Il giorno sbagliato, ma il titolo originale è Unhinged che sta per “svitato” o comunque mentalmente instabile, è un film che parla del crescente nervosismo sociale, legato soprattutto allo stress da traffico delle grandi metropoli.
Scritto da Carl Ellsworth (Disturbia, Red Eye) e diretto da Derrick Borte, già autore di The Joneses indie dramedy poco nota in Italia con Demi Moore, David Duchovny e Amber Heard, Il giorno sbagliato è un thriller action adrenalinico e serrato con una durata contenuta di 90 minuti che lo rende tutto sommato piacevole per una serata poco impegnativa. Chiari i riferimenti degli autori: da una parte c’è il capolavoro spielberghiano Duel, dal quale l’autore attinge soprattutto negli inseguimenti e nella gestione della tensione latente. Dall’altra parte è impossibile non pensare a Un giorno di ordinaria follia del compianto Joel Schumacher.
Alla pellicola di Borte però manca spessore psicologico e quell’approfondimento che andava ricercato nel dualismo tra Rachel/Tom. L’uomo che rivede nella giovane donna, l’afflizione del suo passato sentimentale, scatena su di lei una violenza personale e farneticante. Traccia troppo sacrificata da intenti troppo muscolari e roboanti. Rimangono completamente inesplorati e inutili alla trama i personaggi secondari come l’amico e avvocato Andy (Jimmi Simpson), ma anche ex mariti, cognate e madri.