Quando una rete di satelliti designata per controllare il clima globale inizia ad attaccare la Terra, è una corsa contro il tempo per scoprire il vero responsabile prima che un geostorm mondiale colpisca tutto e tutti.
Andiamo subito al dunque: “Geostorm” è un film inutile. Poteva essere pure interessante, ma ha una sceneggiatura che non offre assolutamente nulla. L’unico colpo di scena a metà film è già svelato in locandina, trailer, pubblicità varie quindi chi guarda il film già sa dove va a parare.
Non sorprende, non racconta bene la storia che è vagamente interessante solo nei dieci minuti che vira nel thriller. La sceneggiatura è infarcita di cliché così prevedibili da essere fastidiosi: rapporti travagliati tra fratelli e tra padre-figlia scritti in maniera elementare (ridatemi Interstellar!), hacker di colore dalla battuta facile (che non fa ridere), l’eroe nazionale visto e rivisto copiose volte, compagni di equipaggio cool che dovrebbero essere simpatici.
Per non farci mancare nulla abbiamo anche un bambino che perde un cane durante il disastro il quale viene, poi, ritrovato. Narrativamente di un’inutilità imbarazzante. Eccessivo anche il movente del cattivone di turno per il geostorm.
“Geostorm” è un film senza appeal che, per carità, scorre ma annoia anche visivamente visto che presenta situazioni già raccontate in ottomila film di genere.
Ci vuole tanto coraggio nel mostrare disastri in spazio dopo film importanti e grandi come “Gravity” e “Interstellar”. O fai qualcosa di diverso o ti dai la zappa sui piedi.
“Geostorm” è anche il funerale della filmografia di Gerard Butler, bravo ma stanco interprete che non riesce a fare un film che non sia disastroso da ben sei anni. Un vero peccato visto che il talento c’è. L’unica sorpresa che ci ha regalato negli ultimi tempi è stata la sua love story finta con Barbara D’Urso.
Pessimo l’utilizzo del cast di comprimari come l’inutile Robert Sheehan (che peccato, lui è bravo), il gigantesco Ed Harris e Andy Garcia (perché lo avete fatto?). La palma alla battuta scult dell’anno va a quest’ultimo “Perché?! Perché sono il cazzo di Presidente d’America”.
“Geostorm” ha tre pregi: Abbie Cornish (sempre brava e credibile), Jim Sturgess e la schiena di Gerard Butler. Per il resto è un disaster movie sotto ogni fronte. Evitabile e dimenticabile.