Arrivati al 2015, fare un film sull’esorcismo risulta una delle cose più difficili per qualsiasi regista. Perchè di mostri sacri sul tema ne abbiamo avuti parecchi, basterebbe citarne solamente uno, e sapete già a chi mi riferisco. Il più delle volte quindi, da qualche anno a questa parte, si rischia solo di fare un grosso buco nell’acqua, e in molti di questi casi, il buco è bello grosso.
L’esorcismo di Molly Hartley non è purtroppo sfuggito a questo destino. Ancora inedito in Italia, (cosa strana perchè nelle sale del nostro paese se un horror merita dal 5.5 in giù lo danno sicuro) , il film è il sequel dell’altrettanto inedito “The haunting of Molly Hartley” . Protagonista quindi è la povera Molly (Sarah Lind), che durante i festeggiamenti del suo ventiquattresimo compleanno viene definitivamente ( lo si sapeva già che sarebbe arrivato ) posseduta dal Maligno.
Rinchiusa in un ospedale psichiatrico in suo soccorso arriva un ex sacerdote che causa un precedente esorcismo mal riuscito ( che ha ricordato molto, ed in malo modo “L’esorcista”) si trova nella stessa struttura senza più esercitare la professione. Toccherà a lui liberare la giovane Molly dal demonio e da ogni bestiaccia che abita il suo corpo.
Di questo L’esorcismo di Molly Hartley di cose da ricordare ce ne sono parecchie, ma nessuna di loro è buona.
Diversi sono i rimandi ad altre pellicole precedenti che hanno trattato il tema del maligno; oltre al già citato “L’esorcista”, ritroviamo anche piccoli richiami a “Omen”, e nell’ultima parte, che prova a salvare il film dall’essere la solita pellicola su un esorcismo da portare a termine ma che peggiora solo il tutto , ritroviamo un piccolo accenno a “L’ultimo esorcismo”. Senza contare uno degli strumenti che il buon ex sacerdote ha a disposizione per compiere l’atto salvifico della persona indemoniata, che dovrebbe rinchiudere tutto il male tolto dalla persona ed inviarlo in una specie di cofanetto che tanto sa di “Ghostbusters” (ma perchè?!)
Altra nota dolente del film sono i personaggi : non c’è un ‘interpretazione che una che meriti di essere ricordata, le prove degli attori non ci lasciano nulla dentro, mentre alcuni dei personaggi secondari sono veramente inutili ( vedi la psicologa che per prima prova ad aiutare Molly).
Tornando poi sul finale, il twist poteva salvare in parte la situazione, ma tutti gli eventi si susseguono troppo frettolosamente e si sviluppano in maniera alquanto frettolosa.
E per concludere in bellezza, c’è ancora un qualcosa, un qualcosa che spaventa più del diavolo, più di ogni esorcismo, più di ogni maligno. Ma non posso dirvela, devo lasciarvi un po’ di curiosità, perchè questo è forse l’unico modo in cui posso convincere qualcuno di voi a guardare questo film.
Questa volta l’hanno fatta fuori dalla tazza.