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Emily in Paris, il ministro della cultura ucraina si scaglia contro la serie: “È inaccettabile”

La serie tv di successo Emily in Paris è finita un’altra volta al centro delle polemiche.
Questa volta riguarda il trattamento riservato a un personaggio secondario di origine ucraina presente nella seconda stagione.
A storcere il naso è stato niente di meno che Oleksandr Tkachenko, ministro della cultura ucraino, il quale ha presentato un reclamo al colosso dello streaming per gli stereotipi utilizzati all’interno della serie televisiva, definendoli inaccettabili.

Negli anni ’90 e 2000, i ragazzi ucraini sono stati ritratti principalmente come gangster.
Nel corso del tempo le cose sono cambiate ma non è questo il caso.
In Emily in Paris, è presente la caricatura di una donna ucraina che è inaccettabile.
È anche offensiva.
È così che gli ucraini saranno visti all’estero?
Che rubano e vogliono avere tutto gratis e che hanno paura della deportazione?
Non dovrebbe essere così.  

I commenti di Tkachenko hanno ricevuto il sostegno di personaggi come l’influencer ucraina Eugenie Hawrylko.
Di seguito alcune parti del suo messaggio: Il modo in cui avete ritratto gli ucraini nella seconda stagione, nel quarto episodio, è proprio un espediente scadente, nonché uno scandalo e una vergogna.
E non posso credere che questo stia succedendo nel 2021
.

La ricercatrice Olga Matveieva ha aggiunto: Gli stereotipi basati sulla nazionalità non solo provocano squilibri ma mantengono le aggressioni. Facciamo la pace, non battute offensive.

Il signor Tkachenko ha rivolto le sue preoccupazioni a Netflix, che ha accettato di mantenere un ‘contatto diretto’ con lui per prevenire futuri casi di stereotipi nello show.

Mi hanno ringraziato per il feedback.
Ma hanno saputo della preoccupazione degli spettatori ucraini per l’immagine delle donne ucraine.
Abbiamo concordato che nel 2022 saremo in stretto contatto per prevenire questi casi.
Il fatto di essersi sbilanciati così in maniera attiva aiuterà a garantire che il vero spirito degli ucraini venga preso in considerazione in futuro.

Emily in Paris 2: la descrizione della scena incriminata

Emily incontra Petra, un ragazza di Kyiv, durante un corso per imparare il francese.
Le due hanno come compito quello di parlare tra di loro in francese, una lingua che entrambe faticano ancora ad utilizzare correttamente, e mentre camminano per le strade di Parigi, Petra coglie l’occasione per dire a Emily che ha un buon odore. Quest’ultima le risponde che è grazie a un profumo che può mettere gratuitamente perché di un suo cliente (il tutto in francese, una lingua che entrambe stanno ancora imparando). Petra resta sorpresa del fatto che non pagasse il profumo ammettendo di essere un’amante delle cose gratuite. Successivamente entrano in un negozio di vestiti e cominciano a provarsi la roba.
Una volta fuori dal negozio, Emily si rende conto che Petra ha rubato la merce e a quel punto le due iniziano a discutere e a strattonarsi dal momento che Emily vorrebbe che lei restituisse le cose indietro.

 

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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