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DEAD BLOOD di Pietro Tamaro

Una coppia si ritrova in panne con l’automobile in mezzo al nulla. Lei è incinta e con difficoltà di deambulazione. I due faticosamente raggiungono una casa, che sembra abbandonata. In realtà è piena di voraci vampiri. Non finisce qui: ci sono pure gli zombies! Finirà in un tutti contro tutti!

Nel 2012 Pietro Tamaro e la sua Baburka Production partoriscono “Dead blood”, uno short movie con l’ambizione di diventare, in futuro, un lungometraggio. Infatti è già stata scritta la sceneggiatura (in inglese) per l’ipotetico lungometraggio. Il cortometraggio è stato girato nelle locations (azzeccatissime) del Csoa Forte Prenestino di Roma. “Dead blood” è stato concepito come un prodotto professionale, in tutti i suoi aspetti. 11 minuti di action-horror venato di una certa ironia, nemmeno troppo velata. Un piccolo divertissement girato con mano solida e senza la benchè minima sbavatura.

 

Il finale ricorda un po’ “Antropophagus” di Joe D’Amato, un po’ “A serbian film” di Srdan Spajosevic, ma in salsa molto meno disturbante. La storiella è quello che è, un semplice “vampires vs zombies”. Un sanguinolento “tutti contro tutti” insomma, dove gli umani capitolano senza riuscire a porre una benchè minima resistenza all’aggressività mortale dei mostri vari.

“Dead blood” ha partecipato a vari festival horror, tra i quali il FantaFestival. Un’operina impeccabile dal punto di vista tecnico, godibile, ma inevitabilmente superficiale. E, nonostante le buone intenzioni, destinata a farsi dimenticare abbastanza in fretta. Detto ciò, nel panorama indie horror italiano, c’è molto ma molto di peggio.

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Redattore

Cinefilo incallito fin dalla tenera eta', collezionista di film e organizzatore di eventi di cinema e musica. ha organizzato 4 edizioni della "splatter holocaust night", festival di musica metal e corti horror; decine di concerti rock, punk e metal. Appassionato soprattutto di horror estremo, ma anche di film d'autore europei e della buona fantascienza; ha un debole per gli spaghetti western.