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Crawl – La Recensione

Nelle sale italiane ormai da anni siamo abituati a vedere degli horror che promettono bene, soprattutto dal trailer, accompagnati da una campagna marketing mastodontica, e che poi deludono altamente le attese.
Pare non essere stato così per l’estate che sta volgendo al termine, quando dopo il senza infamia e senza lode terzo capitolo di Annabelle, l’interessantissimo Midsommar, e e in attesa del ritorno all’horror di Pupi Avati con Il Signor Diavolo arriva in sala Crawl – Intrappolati, ultima fatica del regista francese Alexandre Aja.

Giusto e doveroso fare subito una premessa.
Non siamo affatto di fronte ad un capolavoro, nemmeno ad un ottimo film.
Scordiamoci sin da subito un nuovo Alta Tensione.
Tuttavia la pellicola di Aja può strappare comunque una sufficienza perchè risulta essere una pellicola godibile, che nonostante non abbia pretese e non gridi al capolavoro fa il suo compitino in maniera egregia.
Crawl non da false speranze allo spettatore, ma mette subito le cose in chiaro.

Quando inviti gli amici a casa tua e poi ti tocca ripulire tutto

Ci sono due personaggi, la giovane e grintosa Hailey (Kaya Scodelario) e suo padre Dave (Barry Pepper).
I due, intrappolati all’interno dello scantinato di un’abitazione e con l’uragano che sta imperversando fuori, si ritrovano a dover cercare rifugio non solo dalla calamità naturale, ma anche da ferocissimi alligatori che la tempesta ha aiutato ad entrare nell’abitazione.
Hailey e Dave, soli contro tutti.
Padre e figlia contro un ‘orda di alligatori super affamati.

Non c’è altro in Crawl, è una lotta tra l’uomo e l’animale, o meglio, la bestia, con delle piccole parentesi che sfociano nel rapporto tra Hailey e il suo vecchio e della di lei abilità nel nuoto (abilità che dovrà sfruttare contro i vari Mr. Crocodile).
Aggiungeteci qualche jump scares (sono pochi e ben congeniati) e avete il prodotto finito.

Non è spaventata, è solo il di lui alito pesante

Crawl non è nulla più di questo, un film che per un’ora e mezzo scarsa non ci fa gridare al filmone, ma non ci fa nemmeno sbadigliare, ci fa fare quei dovuti e sani salti dalla poltrona, e non ci lascia incazzati e delusi al termine della sua visione.

Se siete già rinvenuti dopo la tempesta ormonale del duo Thompson / Hemsworth, se vi siete sentiti dei veri duri dopo aver visto all’opera Hobbs & Shaw, e se state attendendo il ritorno di Simba, questo film, è un onesto intermezzo in questa lunga (e non ancora finita) estate all’insegna dell’horror.