“Appurato che non esistono evidenze scientifiche di focolai dovuti a cinema e teatri, che da sempre sono stati i luoghi più sicuri in quanto garantiscono il mantenimento della distanza di sicurezza, l’uso delle mascherine, il continuo ricambio di aria e la sanificazione dei posti a sedere, si è deciso di adottare un comportamento di disobbedienza civile”.
Con queste parole Antonio Mosticchio, gestore del Multiplex Fasano di Taviano ha deciso di motivare il clamoroso atto di disobbedienza civile contro l’ultimo dpcm del governo per contrastare l’emergenza Covid-19 che impone la chiusura di teatri e cinema, dal 26 ottobre al 24 novembre.
“Fino a quando non vi sarà una chiusura forzata” ha aggiunto il titolare “Noi resteremo aperti, perché in questo momento storico il cinema è più che mai una forma di evasione e di arte che garantisce intrattenimento e apporto terapeutico in un periodo di forte stress psicologico”.
Dalla sua parte ci sono i numeri, secondo l’Agis (Associazione generale italiana dello spettacolo) infatti, nel periodo compreso fra il 15 giugno e il 3 ottobre su quasi 350mila spettatori (per quasi tremila spettacoli dal vivo) si è registrato solo un caso di positività al Covid-19.