Civil War

-Alessandro Faralla-

Sono passati ben 8 anni dal primo Iron Man, film con cui i Marvel Studios hanno dato il via ha qualcosa di assolutamente innovativo non solo nel mondo dei cinecomic.
Nasceva il Marvel Cinematic Universe.
Dall’irriverente Tony Stark al capitano Steve Rogers passando per il divino Thor, molti i profili che abbiamo imparato a conoscere e ad amare.
Per mesi i vertici della Marvel hanno ribadito che Captain America:Civil War è il terzo capitolo dedicato al primo vendicatore nonostante riunisca quasi tutti gli Avengers.
Con Ant-Man si è conclusa non solo la fase 2 ma anche un ciclo in cui la guida indiscussa è stata Joss Wedon (regista dei due capitoli sugli Avengers), il suo posto, anche se non esattamente negli stessi termini, è stato preso dai fratelli Russo, registi di Captain America: The Winter Soldier.

Saranno sempre loro a dirigere i due Avengers: Infinity War, film che oltre a riunire un gran numero di personaggi cambieranno per sempre conformazione e dinamiche dei vendicatori.
Proprio nelle ultime ore Anthony e Joe Russo hanno precisato che in realtà i due titoli sono provvisori e che la divisione in Parte 1 (maggio 2018) e Parte 2 (maggio 2019) non rispecchia l’identità del film che avranno una realtà distinta.
Presto quindi procederanno a modificarne il titolo.

Da qui al 2019 di strada c’è ne parecchia: in questo 2016 conosceremo il misterioso Doctor Strange, poi torneranno i Guardiani della Galassia, e ancora il terzo film sul dio del tuono Thor, il reboot dello Spider-Man di Tom Holland che comparirà in Civil War così come Black Panther.
Vedremo in che modo si arriverà a Infinity War, per adesso non resta cha valutare gli esiti dello scontro interno in Civil War.

Vi lasciamo con due pod diffusi dai canali ufficiali.

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Redattore

- Il cinema per me è come un goal alla Del Piero, qualcosa che ti entra dentro all'improvviso e che ti coinvolge totalmente. È una passione divorante, un amore che non conosce fine, sempre da esplorare. Lo respiro tutto o quasi: dai film commerciali a quelli definiti banalmente autoriali, impegnati, indipendenti. Mi distinguo per una marcata inclinazione al dramma, colpa del Bruce Wayne in me da sempre. Qualche gargamella italiano un tempo disse che di cultura non si mangia, la mia missione è smentire questi sciacalli, nel frattempo mi cibo attraverso il cinema, zucchero dolce e amaro dell'esistenza -