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Chernobyl: uno dei liquidatori si uccide dopo aver visto la serie HBO

La serie TV Chernobyl ha mietuto un’altra vittima: uno dei liquidatori del reattore si è suicidato dopo aver visto la serie HBO, attraverso la quale ha vissuto nuovamente il suo dramma e le difficoltà successive al disastro.

Stiamo parlando di Nagashibay Zhusupov, 61 anni, ed era stato uno degli eroici liquidatori – più di mezzo milione di persone – che avevano partecipato alle operazioni di bonifica dopo il disastro nucleare commissionate dal governo sovietico.
Zhusupov, che era stato uno dei primi a rendersi operativi, inizialmente fu collocato tra le macerie del reattore numero 4 che esplose nelle prime ore del mattino del 26 aprile 1986 e successivamente lavorò presso un sito di test nucleari sovietico a Semipalatinsk.
Al contrario di molti veterani di Chernobyl, che erano stati ricompensati economicamente dai governi degli ex stati sovietici, Nagashibay Zhusupov non aveva ricevuto alcuna agevolazione.
Negli anni successivi alla catastrofe, l’ex liquidatore di Chernobyl fu costretto a trasferirsi in un dormitorio insieme a sua moglie e ai loro cinque figli, chiedendo per anni che gli fosse concessa un alloggio popolare, come agli altri veterani.
A giugno, dopo aver atteso una casa per dieci anni ed aver scoperto di essere stato depennato dalla lista degli aventi diritto, Zhusupov si è suicidato gettandosi dal tetto di una palazzina di cinque piani ad Aktobe, in Kazakistan e il suo corpo fu trovato sul posto, privo di vita.

La figlia di Nagashibay Zhusupov, una ragazza di 25 anni, ha raccontato di aver temuto che suo padre potesse togliersi la vita dopo che aveva visto Chernobyl, la miniserie HBO recentemente trasmessa da Sky.
La ragazza ha spiegato che suo padre ha guardato la serie con le lacrime agli occhi perché gli ha riportato alla mente i ricordi dolorosi di un sacrificio per il quale non ha mai ricevuto un adeguato riconoscimento.
Essere costretto a lavorare in altre centrali nucleari, nonostante i suoi problemi di salute, e l’ultimo rifiuto per la richiesta – legittima – di una casa popolare, deve aver spinto l’uomo ad un gesto estremo.

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Capo Redattore e Co-fondatore

Grande amante del cinema, e questo è scontato dirlo se sono qua :­) Appassionato da sempre del genere horror, di nicchia e non, e di film di vario genere con poca distribuzione, che molto spesso al contrario dei grandi blockbuster meriterebbero molto più spazio e considerazione; tutto ciò che proviene dalle multisale, nelle mie recensioni scordatevelo pure. Ma se amate quelle pellicole, italiane e non, che ogni anno riempono i festival di Berlino, Cannes, Venezia, Toronto, e dei festival minori, allora siete capitati nel posto giusto.

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