Mi piace l’odore del napalm al mattino #Apocalypse Now#

Oriente

In cui lo JAM staff si approccia a tutto quello che è animazione con l’umiltà di chi buttava il sangue sulle VHS in fumetteria, ed ha evitato il lastrico grazie a MTV. I tempi cambiano, i mezzi sono tanti, ma il tempo è quello che è. Dato che non ci basta, ci impegnamo di santa ragione sui film orientali in genere, e la loro cultura tutta pazza.

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In cui lo JAM staff si approccia a tutto quello che è animazione con l’umiltà di chi buttava il sangue sulle VHS in fumetteria, ed ha evitato il lastrico grazie a MTV. I tempi cambiano, i mezzi sono tanti, ma il tempo è quello che è. Dato che non ci basta, ci impegnamo di santa ragione sui film orientali in genere, e la loro cultura tutta pazza.

Parasite – La Recensione

E’ tutto così metaforico ripete più volte Ki-woo (Choi Woo-shik) nel corso di questa straordinaria pellicola, Parasite (Gisaengchung), vincitrice della Palma d’Oro al Festival di...
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Per chi la scuola è un incubo: Battle Royale

Romanzo, manga, film: Battle Royale è diversi media, ma pur con le dovute differenze è senza meno figlio de Il signore delle mosche, e...

Confessions – di Tetsuya Nakashima (2010)

“Confessions”, film del regista giapponese Tetsuya Nakashima è il miglior film degli anni passati che ho visto in questi primi mesi del 2015. Quella che...

Millennium Mambo (2001)

Hou Hsiao-Hsien è l'autore-fulcro del nuovo cinema taiwanese. La sua opera più nota, Millennium Mambo, è decisamente un'opera atipica e innovativa. Un ritratto deviato della gioventù...

La crisi della Verità: Memories of Murder di Bong Joon-ho (2003)

Era l’ormai lontano 2003, quando Bong Joon-ho realizzò uno dei più grandi capolavori del thriller investigativo, Memories of murder, in un periodo in cui...

Amore amaro: Right now, wrong then di Hong Sang-soo (2015)

La bellezza del cinema è che esso sia capace di far innamorare lo spettatore di un film o di un regista dopo pochissimi minuti:...

FEFF22: Detention. Per non dimenticare – la recensione

«Non siamo tutti nati liberi?». A Taiwan, anno 1962, c’è qualcuno che è più libero di altri. È libero chi sottostà alla legge marziale...

Metallo, la nuova carne: Tetsuo di Shin’ya Tsukamoto (1989)

Chiunque sia appassionato di cinema underground sa bene che quello orientale è sa produrre film capaci di colpire lo spettatore nel profondo, raggiungendo livelli...

Akira Kurosawa e il Noir: Anatomia di un Rapimento (1963)

Probabilmente, “Anatomia di un Rapimento” è il film più occidentalizzato della filmografia di Akira Kurosawa e, dunque, il più accessibile al pubblico di massa non orientale....

Un amore onirico: Your name. di Makoto Shinkai (2017)

Apriamo questo articolo con una piccola confessione: non sono un amante dei film d’amore. Non per una questione di falso machismo, perché molti film...

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