Hercule Poirot si trova a indagare sull’omicidio di una giovane erede, nel bel mezzo di una vacanza sul Nilo.
Dopo gli scandali riguardanti Armie Hammer avevamo perso le speranze di vedere Assassinio sul Nilo al cinema, nuova trasposizione del romanzo di Agatha Christie diretto e interpretato da Kenneth Branagh dopo il grande successo del precedente Assassinio sull’Orient Express del 2017… invece eccolo presente nelle sale cinematografiche di tutto il Mondo!
Purtroppo delude questo mystery, più incentrato sul personaggio di Poirot che sulle indagini.
Il film inizia con un meraviglioso bianco e nero inaspettato che ci fa, però, già capire il desiderio di voler raccontare più del passato del celebre investigatore. Necessario? Interessante? Non necessariamente, purtroppo. Avrebbe funzionato come biopic di fantasia, ma qui il nocciolo della situazione dovrebbe essere l’indagine, come ogni giallo che si rispetti.
Purtroppo i personaggi secondari risultano tutti sullo sfondo, bidimensionali, sembrano recitare la famosa parte dell’albero durante la recita finale dell’anno scolastico ed è un grande peccato vista la caratura del cast, partendo da Annette Bening al sopracitato Armie Hammer, senza dimenticare Sophie Okonedo e le leggende britanniche Jennifer Saunders e Dawn French. Le uniche che brillano sono Gal Gadot e la giovanissima Emma Mackey, rispettivamente nei ruoli di Linnet e Jacqueline.
Sia chiaro: Assassinio sul Nilo non è un film brutto, ma una trasposizione che stordisce chi conosce il romanzo originale.
Se può convincere l’impronta di Shakespeare nella breve sequenza dove viene recitato Antonio e Cleopatra, lasciano interdette le modifiche apportate ai personaggi storici del racconto, come l’omissione della deliziosa Salomè sostituita dal giovane, e insulto narrativamente, Bouc. Avrebbe convinto di più un’inedita virata per quanto riguarda vittime e colpevoli (per tenere incollati gli spettatori che già conoscono la vicenda) che apportare modifiche ai personaggi, vista l’importanza dei sospettati in un film giallo.
Assassinio sul Nilo si prende anche troppo tempo per salire sul battello, è eccessivamente lungo ed è il Poirot one man show anche se Kenneth Branagh è sempre magistrale ed è un piacere assistere al suo talento attoriale regalandoci anche dei bei momenti da regista.
A fine visione hai voglia di rivedere Assassinio sul Nilo? Sì. quello del 1978 con Peter Ustinov, Maggie Smith, Bette Davis, Angela Lansbury, Mia Farrow, Olivia Hussey, Jane Birkin e David Niven. Quello sì che va rivisto!
Questo mystery è una bella delusione, purtroppo. Un film tronfio che non eguaglia il precedente successo di Branagh, anche se sta avendo successo al botteghino. Andrà meglio la terza volta?