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A DARK ROME di Andres Rafael Zabala

Patrick, giovane artistoide gallese, sbarca a Roma e trova subito lavoro in un centro di tatuaggi grazie all’amico Frank. Frank, anche lui dipendente del centro, è l’amante della moglie del proprietario. Quest’ultimo, scoperto il “fattaccio”, uccide Frank (con l’aiuto indiretto di Patrick). Da quel momento il fantasma della vittima invaderà la vita di Patrick per ottenere giustizia…

Il regista argentino Andres Rafael Zabala gira nel 2014 “A dark Rome”, esordio dietro la macchina da presa. Il film in questi 3 anni ha girato per i festival di tutto il mondo, vincendo anche dei premi. “A dark Rome”, ambientata interamente a Roma, si può incasellare fondamentalmente in 3 generi: il thriller, la commedia grottesca e il fantastico. L’elemento fantastico è dato interamente dal fatto che Frank ritorna nel mondo dei vivi come fantasma. Il film in realtà si divide soprattutto tra sequenze dal sapore thriller/crime e siparetti da commedia grottesca. Questi ultimi, insieme alle stupende location del centro di Roma, sono la cosa migliore della pellicola di Zabala.

Le situazioni nelle quali appare Frank nei panni di un fantasma vendicativo sono genuinamente divertenti. E’ facile infatti immedesimarsi nella vittima, tradita da un amico (lo spocchioso ed irritante Patrick) al quale aveva pure trovato un lavoro. La presenza insistente dei preti nel centro di tatuaggi invece dovrebbe, forse, far ridere, o addirittura inquietare un pò. E invece questa strana trovata di sceneggiatura non riesce in nessuno dei due ipotetici intenti. Solamente una bizzarra e poco sensata cornice alle vicissitudini dei due amici, stranieri a Roma. Il lato thriller di “A dark Rome” è quello che delude di più.

Non si crea la minima tensione e interesse per le storie dei personaggi. Gli sviluppi della trama non appassionano, e trascinano stancamente lo spettatore, insieme ai protagonisti che girovagano per la Capitale, verso un loffio finale, per nulla memorabile. Nota di demerito alla fotografia, di stampo quasi “amatoriale” nelle sequenze girate di giorno. In generale “A dark Rome”, nonostante l’ammiccante accenno nel titolo, non riesce per nulla nell’intento di mostrarci una Roma “dark”, oscura e misteriosa. Ottime invece le interpretazioni dei due protagonisti, di David Jones Jr. nei panni di Patrick, e soprattutto di Michael Schermi, nel ruolo del vulcanico e sfortunato Frank.